Strage Latina, moglie carabiniere ha saputo della morte delle figlie
CronacaA dare la tragica notizia alla donna, a cui il marito lo scorso 28 febbraio ha sparato prima di suicidarsi, alcuni familiari insieme a un team di psicologi. Non potrà partecipare ai funerali delle due bambine, previsti per domani, a causa delle sue condizioni
Ha saputo della morte delle figlie la moglie del carabiniere rimasta ferita lo scorso 28 febbraio a Cisterna di Latina. Dopo aver aggredito la compagna, il carabiniere aveva ucciso nel sonno le due ragazzine di 8 e 14 anni e si era suicidato.
A darle la tragica notizia alla moglie sono stati alcuni familiari insieme ad un team di psicologi dell'ospedale San Camillo, dove si trova ricoverata dal giorno dell’accaduto. La donna sarà seguita costantemente dagli psicologi: dal 7 marzo non è più sedata e si trova ancora nel reparto di terapia intensiva. Date le sue condizioni non potrà essere presente al funerale delle figlie, in programma domani (9 marzo).
La strage
La donna è stata colpita, intorno alle 5.30 del 28 febbraio, con alcuni colpi di pistola dal marito, che si era presentato sotto la casa dove lei viveva con le figlie. L'uomo le ha poi sottratto le chiavi dell'appartamento, è entrato in casa e ha ucciso le figlie nel sonno. Poi si è barricato dentro e, dopo nove ore di trattative con i negoziatori dei carabinieri, si è tolto la vita. I funerali delle figlie della donna si terranno nella chiesa san Valentino di Cisterna Latina. Pochi giorni fa, il 2 marzo, la notizia della decisione dei familiari del carabiniere autore della strage di non celebrare nessuna cerimonia in chiesa a Secondigliano, paese d'origine dell'uomo, la cui salma è stata invece benedetta nel cimitero napoletano di Poggioreale. Quello del carabinierie, secondo gli investigatori, sarebbe stato un gesto premeditato. A indirizzare verso questa ipotesi alcune lettere che l'uomo avrebbe lasciato, contenenti indicazioni sulla ripartizione della sua eredità.