Pamela è morta per due colpi di arma da punta e taglio al torace

Cronaca
Dall’esame emerge anche "un’altra lesione sul corpo vitale e una contusione alla tempia sinistra" che però non ha contribuito alla morte della ragazza

La 18enne romana è morta "nella tarda mattinata/primo pomeriggio del 30 gennaio". E' la conclusione delle valutazioni medico legali e tossicologiche preliminari nell'inchiesta sull'omicidio della giovane il cui cadavere fatto a pezzi è stato trovato in due trolley

Pamela Mastropietro è morta tra la tarda mattinata e il pomeriggio. Fatali sono stati due colpi di arma da punta e da taglio "penetrati alla base del torace a destra quando la vittima era ancora in vita". Questo quanto indicato nelle valutazioni medico legali preliminari e tossicologiche nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio della 18enne romana avvenuto a Macerata, per i quale sono indagati quattro nigeriani.  

La causa della morte

L'omicidio, secondo fonti investigative, sarebbe avvenuto a Pollenza, Macerata, in via Spalato 124 e l'arma "monotagliente" utilizzata sarebbe penetrata con "due distinti attingimenti" fino al fegato. Dall'esame emerge anche "un'altra lesione sul corpo vitale e una contusione alla tempia sinistra" che però non avrebbe contribuito alla morte.

L'indagine

Il corpo della ragazza, fatto a pezzi e nascosto all'interno di due trolley, è stato ritrovato in un piccolo fossato di via dell'Industria, a Pollenza. Secondo gli inquirenti, l'indicazione temporale dell'omicidio, incrociata con gli esami scientifici del Ris, le testimonianze, e la perizia sul traffico telefonico dei sospettati, permetterebbe di stabilire in modo preciso gli eventuali ruoli dei quattro nigeriani nel delitto. Nell'ordinanza di convalida del fermo di uno degli indagati, il gip Giovanni Maria Manzoni, avallando la tesi dell'omicidio, aveva ipotizzato due coltellate al fegato e il soffocamento della ragazza che sarebbe stata mutilata forse per nascondere un precedente rapporto sessuale.

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