Manifestazione antirazzista e antifascista: Macerata torna in piazza

Cronaca
Lo striscione che ha aperto il corteo antifascista e contro la violenza a Macerata

Dopo la manifestazione del 10 febbraio, un altro corteo nella città marchigiana. A promuoverlo è il Comune dopo la morte di Pamela Mastropietro e il raid di Luca Traini contro dei migranti. Il sindaco Carancini: "Tentiamo di ripartire dai valori costituzionali"

A distanza di una settimana Macerata torna in piazza per un nuovo corteo. La manifestazione è stata promossa dal Comune marchigiano dopo la morte di Pamela Mastropietro, la 18enne romana il cui cadavere è stato trovato a pezzi nelle campagne di Pollenza, e il successivo raid razzista di Luca Traini contro alcuni migranti. Ad aprire il corteo, in piazza della Libertà, uno striscione con lo slogan "Macerata è libera. Non violenta, antirazzista e antifascista", parole pronunciate dal comandante Augusto Pantanetti il 30 giugno 1944 dopo la liberazione della città dal fascismo. Un altro corteo era sceso per le strade di Macerata lo scorso 10 febbraio, anche in quel caso si manifestava contro il razzismo e la violenza (FOTO).

Il sindaco Carancini: "Ripartire dai valori costituzionali"

In testa al corteo, il sindaco di Macerata, Romano Carancini, ha ringraziato "tutti quelli che hanno voluto essere a questa manifestazione, in particolare ai sindaci, alle associazioni e alle parti sindacali". Poi, ricordando Pamela e i ragazzi colpiti da Traini, ha aggiunto: "Tentiamo di ripartire dai valori costituzionali, dai primi 12 articoli della Costituzione. Noi siamo per la non violenza, l'antifascismo e l'antirazzismo". Con il sindaco, presente anche il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo, che ha aderito a titolo personale, e oltre 30 sigle tra associazioni, sindacati e altri Comuni.

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