Treno deraglia a Milano: morte 3 donne, 5 feriti gravi

Cronaca

Il convoglio è deragliato alle 7 a Pioltello Limito. In totale i feriti sono 46. Questore: "Individuato cedimento tra vagoni". Procura apre inchiesta per disastro ferroviario colposo. Treno fuori da rotaie per 2 km, poi impatto con palo. Si indaga sui binari - FOTO

Il treno regionale di Trenord 10452 partito da Cremona e diretto a Porta Garibaldi è deragliato intorno alle 7 del 25 gennaio con a bordo 350 persone. Alla fine il bilancio del gravissimo incidente è di tre donne morte e 46 feriti. Un disastro causato, secondo i primi rilievi dei tecnici e della polizia giudiziaria, dal cedimento strutturale di una piccola parte di un binario. Un pezzo di soli 23 centimetri (che è stato ritrovato), ma che è bastato a far uscire un carrello dalle rotaie e a far sbandare il convoglio per due km prima di schiantarsi contro un palo.(FOTO).

Disastro ferroviario colposo

Il convoglio era partito da Cremona alle 5.32 e sarebbe dovuto arrivare a Milano Porta Garibaldi alle 7.24. Aveva già effettuato una decina di fermate e caricato centinaia di viaggiatori (LA TESTIMONIANZA). La procura milanese ha aperto un'inchiesta a carico di ignoti con l'ipotesi di reato di disastro ferroviario colposo. Per svolgere tutti gli accertamenti necessari nell'inchiesta, gli inquirenti iscriveranno, come atto dovuto, i responsabili legali e della sicurezza di Rfi nel registro degli indagati. Il ministro Delrio ha chiesto che si accerti "rapidamente la verità".

Dubbi sulla dinamica

Intanto, Rfi comunica: "Escluso malfunzionamento degli scambi". E precisa: dovranno essere le indagini in corso a stabilire se il cedimento del binario sia stato causa o effetto dell'incidente. Il pezzo di 23 cm che si è staccato dalla rotaia è stato trovato a pochi metri di distanza dal binario e sequestrato dai carabinieri. Il treno avrebbe percorso con le ruote fuori dalle rotaie circa 2 chilometri prima di schiantarsi contro un palo. Il macchinista ha spiegato di aver frenato "ma ormai era troppo tardi".

Treno fuori dai binari per 2 chilometri

Secondo una prima ricostruzione di Rete Ferroviaria Italiana, sono state tre le vetture del treno regionale 10452 a uscire dai binari. Il convoglio ha percorso con alcune ruote fuori dalle rotaie circa due chilometri proprio prima che una delle tre vetture impattasse con un palo della trazione elettrica e si accartocciasse. A quel punto il treno si è scomposto. Come è poi stato accertato dai tecnici di Rfi, si sarebbe trattato di un cedimento strutturale di circa 23 centimetri di binario, circa due chilometri più indietro rispetto al luogo del deragliamento del treno. Escluso anche qualsiasi malfunzionamento degli scambi della stazione di Pioltello. È risultato che i sistemi di sicurezza della rete hanno funzionato: i sensori posizionati sugli scambi hanno rilevato il passaggio anomalo di alcune vetture del treno ed hanno disposto a "via impedita" tutti i sistemi di segnalamento, bloccando di fatto la circolazione nell'area. Il macchinista che guidava il convoglio, interrogato dagli investigatori, ha detto: "Quando ho sentito che il treno vibrava tanto, ho azionato subito il freno ma era già troppo tardi, era già fuori dai binari".

La foto della rotaia

Sembra che la rotaia (nella foto Ansa) che ha ceduto sulla linea Cremona-Milano stesse per essere sostituita. In quel tratto erano in corso lavori di manutenzione. L’immagine è stata scattata esattamente nel punto in cui è avvenuto il cedimento, un paio di chilometri prima di quello in cui il treno si è poi scomposto. In quel punto mancherebbe un pezzo di rotaia di 23 centimetri. Inquirenti e investigatori hanno poi trovato e sequestrato il pezzo di binario che si sarebbe staccato dalla rotaia. È stato trovato a una ventina di metri di distanza dal binario. Poco lontano anche il tratto di rotaia nuovo che avrebbe dovuto sostituire quello vecchio e per il quale erano in corso i lavori di manutenzione.

Rfi: "Cedimento rotaia, ancora da stabilire se sia causa o effetto"

Sulla vicenda, ai microfoni di Sky Tg24 è intervenuto Umberto Lebruto, di Rete ferroviaria italiana che ha spiegato che c'è stato un "cedimento infrastrutturale a carico di una rotaia", ma che non si sa ancora se sia una causa o un effetto del deragliamento. Quest'informazione si avrà solo fra qualche ora. Lebruto ha anche detto che il convoglio ha percorso circa 2,5 chilometri fuori dal binario e che procedeva alla velocità di fiancata prevista su quella tratta. Nello specifico, su quel segmento di ferrovia, ci sono quattro binari: due convenzionali e due di linea veloce. Sul primo transitano circa 250 treni al giorno, sul secondo 150 anche se le tratte "possono essere percorse indipendentemente da convogli veloci e lenti", ha chiarito Lebruto. E ha aggiunto che è da escludere che l'incidente sia dovuto a "uno scenario di traffico eccessivo".

Delrio: “Vogliamo subito verità”

Il ministro delle infrastrutture e trasporti Graziano Delrio, ha effettuato un sopralluogo a Pioltello prima di partecipare in Prefettura ad un vertice con Maroni, Sala e i dirigenti di Trenord e Fs. "Il sistema ferroviario italiano è certamente uno dei più sicuri al mondo ma vogliamo la verità, la si accerti rapidamente, perché è inaccettabile morire mentre si va al lavoro”, ha detto poi il ministro spiegando che è stata "attivata la commissione d'inchiesta" ministeriale. Delrio ha aggiunto che “gli investimenti sulla sicurezza sono stati fatti in questi anni e che la linea Cremona-Milano, è "una fra le più frequentate e quindi più monitorate, a maggior ragione bisogna capire perché è accaduto".

I soccorsi

Sul posto sono subito arrivati i soccorsi. Poco dopo le 10, sono finite le operazioni per estrarre i pendolari feriti che erano rimasti incastrati nelle lamiere. Sul luogo, una massicciata ferroviaria a cui sono state asportate le ringhiere di cemento per permettere il passaggio dei soccorritori, si trovavano decine di pendolari, e sono intervenuti infermieri, operatori delle forze dell'ordine. Il luogo peraltro non era facile da raggiungere.

Passeggero: "Il convoglio tremava"

"Andava tutto bene, all'improvviso il treno ha iniziato a tremare, poi si è sentito un boato e le carrozze sono uscite dai binari". È questa una delle prime testimonianze di uno dei passeggeri che erano sul treno deragliato. "Quasi subito - ha aggiunto l'uomo, salito sul convoglio alla stazione di Crema - abbiamo capito che cosa era successo".

Traffico ferroviario bloccato

All’ora del deragliamento il treno, che proveniva da Cremona, e dall'hinterland a Est del capoluogo lombardo, aveva raccolto centinaia di pendolari che abitualmente viaggiano nella metropoli. A causa del deragliamento del treno regionale, fra Milano e Brescia il traffico ferroviario è sospeso sia sulla linea direttissima, sia sulla linea "lenta".

Polemica per tweet di Trenord su "inconveniente tecnico"

Intanto è polemica per un tweet di Trenord (account @TRENORD_miVC) che comunicava: "Circolazione interrotta tra Treviglio e Milano a causa di un inconveniente tecnico ad un treno". Proprio l'espressione "inconveniente tecnico" ha suscitato le critiche sui social con gli utenti che sottolineavano il fatto che si trattasse di un deragliamento con morti e feriti. Poi l'azienda ha emesso una seconda comunicazione, in cui si legge: "Aggiornamento - In seguito allo svio di un treno tra Treviglio e Pioltello, consultare le alternative di viaggio".

Gentiloni: accertare responsabilità

"Esprimo cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime e dei feriti" dell'incidente ferroviario vicino Milano, assieme "all'impegno delle istituzioni ad accertare come sono andate le cose e le responsabilità, se ce ne sono". Queste le parole del premier Paolo Gentiloni sul deragliamento nell'hinterland milanese. "Noi dobbiamo essere particolarmente severi nel garantire la sicurezza dei nostri trasporti e in particolare di chi li usa per andare a lavorare tutte le mattine", ha ricordato il presidente del Consiglio. 

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