La Asl Roma 1 replica al post del deputato del Movimento 5 stelle che parlava di "scena da terzo mondo": "Ogni giorno vacciniamo 110 bambini e non 20 come erroneamente dichiarato". Il presidente della Società di Igiene Signorelli: "Centri sovraffollati e sotto organico"
È corsa alle vaccinazioni in vista della scadenza del 10 marzo, data ultima per la presentazione alle scuole della certificazione di avvenuta immunizzazione. Per i bambini sono dieci i vaccini obbligatori previsti dalla legge, pena l'esclusione dalla scuola dell'infanzia (qui la circolare completa). A meno di due mesi dalla scadenza, molti centri vaccinali non riescono a far fronte alla domanda. Secondo il presidente della Società italiana di igiene, Carlo Signorelli: "Sono in crisi, sovraffollati e sotto organico" mentre continuano le polemiche sul post pubblicato sui social da Alessandro Di Battista del M5S che denuncia "scene da terzo mondo".
Di Battista: "scene da terzo mondo"
"Oggi, da padre che voleva vaccinare suo figlio ho assistito a una scena da terzo mondo", afferma su facebook il deputato M5S in un video girato in un presidio per le vaccinazioni a Roma-Prati. Il presidio, scrive, "aperto per vaccinarsi senza prenotazione dalle 7.30 alle 11.30, in realtà non ti vaccina: non c'è personale. Ti devi prenotare e se lo fai oggi la prima vaccinazione è a luglio. Una situazione da terzo mondo e la Lorenzin si permette di attaccare i 5 Stelle".
La replica della ASL: centinaia di vaccinazioni al giorno
La Asl Roma 1 ha replicato in una nota, pubblicata sempre su facebook, al post di Di Battista. “L'azienda sanitaria ha spiegato di aver eseguito "complessivamente circa 50.000 vaccinazioni" dall'1 giugno 2017. "Il presidio di via Plinio - continua il comunicato - ogni giorno mediamente vaccina 110 bambini e non 20 come erroneamente dichiarato ". "Ci teniamo infine a sottolineare - conclude la nota - che in quella data erano in servizio presso il Presidio due medici, 3 infermieri e 4 operatori di sportello. Quindi non risponde affatto al vero la grave denuncia che all'interno della struttura non vi fosse personale".
Lorenzin: fuori vaccini da campagna elettorale
Il tema vaccini è al centro dello scontro politico. Il leader della Lega Matteo Salvini conferma la volontà di cambiare la legge sull'obbligo vaccinale qualora andasse al governo mentre il ministro della Salute Beatrice Lorenzin invita a tenere fuori la questione dalla campagna elettorale, accusando Salvini e Di Maio di mettere a rischio la salute dei cittadini.
Società igiene: molti centri vaccinali in crisi
Parla di situazione critica e di centri vaccinali "in tilt" anche il presidente della Società italiana di igiene, che attribuisce il sovraffollamento a cause precise: "Sono in tilt - spiega - per tre concomitanze: l'ultimo Piano vaccinale che prevede nuove vaccinazioni consigliate, la legge sull'obbligo vaccinale a scuola ed i recuperi dei bimbi non ancora immunizzati. Sono sotto pressione e molto spesso manca personale, ma questo aspetto attiene all'organizzazione delle Regioni". Ad oggi, sempre secondo Signorelli, sta aumentando il numero dei bimbi vaccinati ma resta l'incognita per 40mila piccoli che potrebbero risultare alla fine non vaccinati, per scelta dei genitori o anche per motivi legati alla salute. Negli ultimi 5 anni, chiarisce, "si stima infatti che circa 120.000 bambini non siano stati vaccinati per l'esavalente. Già ad ottobre però, per effetto della legge sull'obbligo, il 30% di questi ha recuperato le vaccinazioni". Dunque, "i dati, per ora, sono positivi ed il nostro obiettivo è arrivare a 'recuperare' almeno i due terzi di questa quota di piccoli non immunizzati".
Sanzioni per la mancata certificazione
Ma cosa accade in caso di mancata certificazione entro il 10 marzo 2018? Il dirigente scolastico segnala la mancanza alla Asl, che a sua volta convoca i genitori. Se questi rifiuteranno ancora di vaccinare, incorreranno in una sanzione da 100 a 500 euro. I bambini non vaccinati (per motivi non imputabili alla loro salute o inefficienze dei centri) e che frequentano la scuola dell'infanzia (nidi e materne) saranno allora esclusi dal servizio educativo. Cambia invece la tempistica per il prossimo anno scolastico 2018-19, per il quale sono già partite le iscrizioni online. I nuovi iscritti avranno più mesi per vaccinarsi: ci sarà infatti tempo fino al 10 luglio 2018 per presentare la certificazione definitiva che provi l'avvenuta vaccinazione.