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G8 Genova, portò molotov alla Diaz: promosso a capo Stradale Roma

Cronaca
Una delle due molotov ritrovata nella scuola Diaz al G8 del 2001 (ansa)

Troiani, vicequestore condannato per falso nel processo sui fatti di Genova 2001, è il nuovo capo del centro operativo autostradale della Capitale. Lo riportano il Fatto quotidiano e l'edizione genovese di Repubblica

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Pietro Troiani, vicequestore condannato per falso perché durante il G8 di Genova nel 2001 portò false molotov alla scuola Diaz, andrà a dirigere il centro operativo autostradale di Roma. La notizia, diffusa da il Fatto quotidiano e dall'edizione genovese di Repubblica, arriva a pochi giorni dalla nomina a numero due della Direzione investigativa antimafia di Gilberto Caldarozzi, condannato in via definitiva a tre anni e otto mesi sempre per falso per i fatti del G8 (LO SPECIALE - LA FOTOSTORIA - COS'È SUCCESSO).

Troiani e le due molotov

Nel corso delle indagini sui fatti del G8 del 2001 di Genova, i magistrati scoprirono che Troiani aveva dato, tramite il suo autista, due molotov da consegnare agli uomini che stavano effettuando le perquisizioni alla scuola Diaz, dove nel corso di un blitz decine di manifestanti vennero picchiati brutalmente mentre dormivano. Troiani era stato sospeso, affidato ai servizi sociali e poi, espiata la pena, era rientrato in polizia.

Polizia: "Nessuna promozione"

Nei giorni scorsi, dopo le polemiche scoppiate per lil nuovo incarico alla Dia affidato a Caldarozzi, il Dipartimento della Pubblica sicurezza ha precisato come "a nessuno" dei funzionari e dei poliziotti coinvolti nelle vicende del G8 di Genova  fosse "stato affidato un incarico che rappresenta alcun tipo di promozione".

"Dopo aver scontato interamente le pene inflitte -  si legge nella nota  - anche nella forma accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici, nonchè i provvedimenti disciplinari irrogati, sono stati riammessi in servizio, come previsto dalla legge". Nei loro confronti, dunque, "non è possibile allo stato attuale procedere ad alcuna forma di destituzione". E su Caldarozzi, che è stato capo del Servizio centrale operativo e tra due anni "cesserà dal servizio per raggiunti limiti di età", il Dipartimento ha aggiunto: "Per le specifiche esperienze maturate nella lotta alla criminalità organizzata, con particolare riferimento a quella di stampo mafioso, in data 11 settembre ha assunto l'incarico che è perfettamente corrispondente alla qualifica già ricoperta". Pertanto, conclude la nota della polizia, "anche in questo caso non è stata conferita alcuna promozione".