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Sindaco Mantova, chiesta archiviazione. Accusatrice: manomessa la chat

Cronaca
Il sindaco di Mantova Mattia Palazzi (Foto Lapresse)

Mattia Palazzi era accusato di aver chiesto favori sessuali alla vicepresidente di un’associazione in cambio di contributi comunali. La svolta con l'interrogatorio della donna che ha ammesso di aver manomesso i messaggi della chat erotica con il primo cittadino

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Il sindaco Palazzi non ha chiesto favori sessuali alla vice presidente di un'associazione culturale in cambio di contributi comunali. La svolta, che ha portato la procura a chiedere l'archiviazione nei confronti del primo cittadino di Mantova -  indagato per concussione continuata - è stata l'interrogatorio della vice presidente dell'Associazione Mantua me genuit Elisa Nizzoli, 39 anni.

"Ho alterato i messaggi"

La donna durante l'interrogatorio ha ammesso di aver alterato i messaggi della chat erotica tra lei e il sindaco, che erano di carattere strettamente personale, aggiungendo parti di frasi riferite al ruolo istituzionale di sindaco e, quindi, di aver inviato quelle conversazioni a terze persone ignare delle manomissioni. La donna adesso è stata indagata  per il reato di false informazioni al pm, rese nel suo primo interrogatorio. 

Intanto, il primo cittadino dem, accusato lo scorso 24 novembre, resta indagato per abuso d'ufficio per i contributi erogati dal Comune a varie associazioni.

La vicenda

Il sindaco aveva da subito respinto le accuse, affermando di non aver mai abusato del suo ruolo di primo cittadino. La donna, inoltre, in un primo momento, aveva negato di aver sporto denuncia e aveva detto che se fossero emerse "falsità" sul conto del primo cittadino l’avrebbe difeso, anche perché "dal Comune non abbiamo ricevuto neanche un euro, ma solo il patrocinio che neanche abbiamo mai usato". In seguito è emerso che l’esposto contro Palazzi è stato presentato da un consigliere comunale di opposizione.