Individuato e fermato un cittadino di nazionalità marocchina di 39 anni. E' accusato di essere un esponente di rilievo dello Stato islamico
"Era pronto a immolarsi per l'Isis". Con questa accusa il gip del Tribunale di Genova ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per Nabil Benhamir, cittadino di nazionalità marocchina di 29 anni. L'uomo, ora accusato di terrorismo, era già stato arrestato lo scorso agosto per lesioni dolose e maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna.
Esponente di rilievo dell'Isis
Nell'ordinanza emessa oggi dal gip, invece, si legge che il 29enne è un "esponente di rilievo" dell'Isis tornato in Europa "con l'obiettivo di addestrare altri membri dello Stato Islamico alla fabbricazione e all'utilizzo di esplosivi". Secondo il giudice, inoltre, sussiste il pericolo di fuga: Nabil Benhamir "si muoveva con disinvoltura in Europa, viveva in Germania e Olanda, e verosimilmente dispone di contatti in Marocco ove potrebbe riparare nel timore di una ulteriore condanna".
Sequestrati video e chat sospette dell'aspirante terrorista
Nelle perquisizioni, oltre ad istruzioni per azionare ordigni esplosivi con vecchi cellulari, uno dei quali in suo possesso, sono stati rinvenuti video di azioni suicide e 'testamenti' di attentatori prima di immolarsi. Trovate anche tracce di comunicazioni effettuate tramite WhatsApp che lasciano supporre l'esistenza di un 'mandato' che l'indagato avrebbe dovuto assolvere in Italia. L'individuazione e l'arresto di Nabil Benhamir sono il risultato di un network investigativo internazionale, attivo da giugno scorso, che ha visto la collaborazione della squadra Antiterrorismo della Polizia con Aisi (L'Agenzia informazioni e sicurezza interna italiana), polizia olandese, Europol e Fbi.