Qualità della vita, Bolzano in vetta e Trapani in coda: la classifica

Cronaca
Bolzano è la provincia italiana dove si vive meglio (Getty Images)
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Il Nord-Est monopolizza la top 10 delle province dove si vive meglio. Migliora Roma, stabile Milano. La prima meridionale è Potenza, 44esima. Nel complesso le condizioni sono peggiorate

Bolzano e Trento sono le province italiane dove si vive meglio. Trapani, invece, è la maglia nera. Lo afferma la classifica della qualità della vita di ItaliaOggi. L'indagine, curata dal Dipartimento di statistiche economiche dell'Università La Sapienza di Roma con il supporto di Cattolica Assicurazioni, ha valutato nove parametri: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita.

Chi sale e chi scende

A monopolizzare la vetta è il Nord-Est, con sette presenze nella top 10. Alle spalle di Bolzano e Trento ci sono infatti Belluno e Vicenza. Treviso è sesta, Pordenone nona e Udine decima. Peggiora invece il Nord-Ovest, probabilmente a causa dei processi di deindustrializzazione e ristrutturazione produttiva che hanno coinvolto il territorio negli ultimi anni. La ricerca segnala la forte risalita di Roma, che balza dall'88esimo al 67esimo posto. Un risultato che però ItaliaOggi definisce "contingente" perché "fortemente condizionato dagli stretti legami con la congiuntura internazionale, per cui è rischioso dedurne uno stabile miglioramento della qualità della vita per i residenti della Capitale". Milano è stabile al 57esimo posto. Tra le città metropolitane Firenze svetta al 37esimo, con un progresso di 11 gradini rispetto allo scorso anno. Migliora anche Bologna (+4), 43esima. Peggiorano invece Torino 77esima (sette posizioni più indietro rispetto all'ultima indagine) e Palermo 106esima (in arretramento di due piazze).

Al Sud si salva solo la Basilicata

Le notizie peggiori arrivano dal Sud. Per trovare la prima provincia meridionale bisogna scendere fino alla posizione numero 44, dove c'è Potenza. Calabria e Sicilia sono entrambe connotate da una qualità della vita insoddisfacente in tutto il territorio. Viene invece definita "accettabile" in una sola regione, la Basilicata che infatti piazza anche, Matera, a metà classifica (51esima). Quadro contrastante, invece, per la Sardegna, dove ad una qualità della vita insoddisfacente per Cagliari, Medio Campidano e Carbonia-Iglesias, fa da contraltare una qualità accettabile a Ogliastra, Nuoro e Olbia-Tempio.

Le condizioni di vita peggiorano

Nel complesso, sottolinea lo studio, cresce il numero dei cittadini che vivono in province caratterizzate da una qualità della vita scarsa o insufficiente. Oggi sono il 58% della popolazione italiana (contro il 53,3% dello scorso anno), pari a 35 milioni 161mila residenti (erano 32 milioni 732 mila nel 2016). La classifica segnala in generale province minori contraddistinte da un notevole dinamismo e da condizioni economiche favorevoli, contrapposte a contesti metropolitani sempre più statici e non più in grado di garantire condizioni di vita accettabili ai loro residenti.

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