L’Italia ha il primato europeo di casi di morbillo nell’ultimo anno

Cronaca
Foto d'archivio (Getty Images)
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Lo rivela l’ultimo bollettino l’Ecdc, il Centro Europeo per il controllo delle malattie. Dei 12.743 casi segnalati dai paesi dell'Unione Europea, tra il 30 settembre 2016 e l'1 ottobre 2017, 4.925 si sono verificati nel nostro Paese

Nessuno come l’Italia. Il nostro Paese ha il primato europeo di casi di morbillo. Poi la Romania e la Germania. A rivelarlo è l’ultimo bollettino su morbillo e rosolia del Centro Europeo per il controllo delle malattie (Ecdc). Dei 12.743 casi segnalati dai paesi dell'Unione Europea, tra il 30 settembre 2016 e l'1 ottobre 2017, il numero più alto spetta all'Italia con 4.925 (pari al 39%), seguito da Romania con 4.854 (38%) e Germania con 956 (8%). Cifre, queste, che potrebbero essere sottostimate, fanno sapere dall'Ecdc, in particolare per la Romania, che ha segnalato con ritardo i dati al sistema di monitoraggio europeo. In generale, comunque, sia in Italia che in Romania il numero dei casi sembra in calo.

I casi in Grecia

Attualmente si registra anche un'epidemia di morbillo in Grecia, dove sono stati riportati 71 casi ad agosto e 126 a settembre. Inoltre, secondo il Centro nazionale per il controllo delle malattie, è possibile che ve ne siano ancora di più nelle prossime settimane. Alcuni casi sono stati segnalati anche in Austria, Irlanda, Spagna, Regno Unito, Svizzera, Macedonia e Serbia.

Il dato generale. Il problema della prevenzione

Il 35% dei casi riportati all'Ecdc, riguarda bambini sotto i cinque anni, fascia d’età in cui non è possibile fare la vaccinazione. Una forte incidenza è stata riscontrata tra coloro che non hanno ancora compiuto un anno di vita. Il morbillo, che è una malattia infettiva, continua a diffondersi in Europa, sottolinea l'Ecdc, perché il livello di copertura vaccinale è sotto la soglia ottimale del 95%, necessaria a interrompere la trasmissione. Dei 30 Paesi europei, 18 sono sotto questo obiettivo di copertura con la prima dose di vaccino. Mentre 20 su 27 per la seconda dose, tra cui l'Italia che è sotto l'84%.

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