Uccise convivente e nascose il corpo nel frigo: condannato a 18 anni

Cronaca
La cantina dove fu trovato il frigorifero all'interno del quale Canò aveva nascosto il corpo della convivente (Ansa)

Il tribunale di Modena ha giudicato colpevole con rito abbreviato il 50enne Armando Canò, per l'omicidio commesso nel giugno 2016. Secondo una perizia psichiatrica l’uomo era ubriaco ma capace di intendere e di volere al momento del delitto

Condannato a 18 anni con rito abbreviato. Questa la decisione del giudice del tribunale di Modena nei confronti di Armando Canò. Nel giugno del 2016, il 50enne aveva strangolato la convivente Bernardetta Fella, 55enne, nascondendo poi il cadavere in un frigorifero in cantina. Il delitto era avvenuto nei pressi della strada Nazionale per Carpi. A scoprire il corpo erano stati i vigili del fuoco, allertati dai vicini a causa per l'odore acre che proveniva dall’edificio: arrivati a perlustrare le cantine, quando hanno aperto quella di proprietà della vittima hanno trovato il frigo aperto e rovesciato.

La perizia

Una perizia psichiatrica aveva stabilito che l'imputato era ubriaco al momento del delitto ma comunque capace di intendere e di volere. Il pubblico ministero Katia Marino nella precedente udienza aveva chiesto per il 50enne una condanna a 17 anni. Il giudice, invece, gliene ha comminati 18 con il rito abbreviato.

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