Serie A, la lettura di Anna Frank coperta da cori in molti stadi

Cronaca

Non si placano le polemiche dopo gli insulti antisemiti. Gli ultrà della Lazio cantano “me ne frego”. A Torino la lettura del "Diario" è stata coperta dall'Inno di Mameli

 

La Lazio e la serie A rendono omaggio alla memoria di Anna Frank, ma gli ultrà cantano “me ne frego”. E' una serata di emozioni e cori da vergogna, e il turno infrasettimanale non concede tregua alle polemiche. Si registrano manifestazioni di antisemitismo in molti stadi, dove vengono lette le parole del diario della giovane ragazza vittima simbolo della Shoah.

I cori dei tifosi laziali a Bologna

Gli occhi erano puntati su Bologna, dov'era di scena la Lazio. Allo stadio Renato Dall'Ara è tutto un sovrapporsi di stati d'animo e si sono susseguiti gesti simbolici, su tutti la t-shirt con il volto sereno di Anna Frank e la scritta 'no all'antisemitismo' indossata dalla squadra di Inzaghi nel riscaldamento. Quel 'no', in uno stadio dove gli Irriducibili della Lazio hanno rinunciato ad andare, era stato pronunciato chiaro già prima del riscaldamento, con l'omaggio del club biancoceleste alla memoria di Arpad Weisz. Prima dell'inizio della partita, nel Dall'Ara, una corona di fiori è stata deposta ai piedi della lapide in memoria dell'allenatore ungherese che, alla fine degli anni '30, portò il Bologna alla conquista di due scudetti e di un trofeo dell'Esposizione a Parigi, una sorta di mondiale per club di quei tempi, e che poi morì in un campo di concentramento. L'atmosfera di grande raccoglimento, nella serata della memoria al Dall'Ara, è stata rovinata da un centinaio di sostenitori laziali, che aspettavano di entrare nell'impianto bolognese. Prima hanno intonato cori da stadio poi hanno intonato il 'Me ne frego' di stampo fascista. Diverse le braccia tese nel saluto romano durante il coro.

Cori e applausi a Roma

La lettura del brano tratto dal "Diario” avvenuta prima del fischio d'inizio della gara tra Roma e Crotone all'Olimpico è stata “coperta” da un coro “sportivo”, intonato in Curva Sud - dove domenica sera i tifosi della Lazio avevano attaccato alcuni adesivi antisemiti - a sostegno della squadra giallorossa. Al termine della lettura il resto dello stadio ha applaudito.

Inno di Mameli durante la lettura del Diario

A Torino, invece, una parte della curva sud della Juventus, quella occupata dai gruppi di ultrà, ha cantato l'inno di Mameli mentre veniva letto il “Diario di Anna Frank”. Dal settore è partito qualche fischio mentre il resto dello stadio ascoltava in silenzio il brano letto dall'ebraista Corradini. Anche qui però, alla fine della lettura, quasi tutto lo stadio ha applaudito.

Fischi isolati a Firenze

Qualche fischio isolato si è levato dalla curva Fiesole nel corso del minuto di raccoglimento dedicato alla lettura di un brano del Diario, che ha preceduto questa sera la gara tra Fiorentina e Torino al Franchi. Il resto del pubblico invece è rimasto rispettosamente in silenzio e in piedi, prima di un lungo sentito applauso mentre sul maxischermo scorrevano le immagini di una delle vittime-simbolo della Shoah.

La “sceneggiata” di Lotito

Intanto Claudio Lotito smentisce di aver parlato di 'sceneggiata' per la visita alla Sinagoga. Ma il Messaggero conferma e pubblica audio e video: 'Famo 'sta sceneggiata', dice il presidente della Lazio in una telefonata dall'aeroporto di Milano. La frase di Lotito sarebbe alla base del gesto di buttare nel Tevere i fiori lasciati ieri dalla Lazio alla Sinagoga. E sono 16 le persone identificate dalla polizia in relazione alla vicenda. Fra loro anche tre minori, di cui uno di soli 13 anni.

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