Marcia su Roma, Forza Nuova rinuncia al corteo

Cronaca
Una manifestazione di Forza Nuova
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Lo ha comunicato la Questura capitolina in un comunicato in cui viene precisato che il 28 ottobre non si terrà alcun evento. Il movimento ha presentato il preavviso per un'altra data

Il prossimo 28 ottobre non si terrà la Marcia su Roma annunciata da Forza Nuova. Lo ha comunicato la Questura della capitale precisando che il movimento politico di estrema destra ha rinunciato a tenere qualsiasi iniziativa in quella data.

L'annuncio della Questura

Il gruppo, che a settembre aveva comunicato l'intenzione di celebrare il ricordo della marcia fascista del 1922 con una manifestazione, ha deciso di annullare l'evento dopo essersi vista notificare il divieto da parte della Questura. "Nel pomeriggio odierno i promotori si sono presentati in Questura – si legge in una nota diramata dal dipartimento della pubblica sicurezza – comunicando nuove modalità di svolgimento dell'iniziativa, che sono oggetto di adeguate valutazioni". Nel documento la Questura ha, quindi reso noto che "Il 28 ottobre non si terrà nessun evento", precisando che Forza Nuova ha presentato preavviso per un'altra data.

Fiore: non vogliamo violenze ingiustificate

"Non abbiamo revocato la richiesta della manifestazione del 28 ottobre", sottolinea Roberto Fiore, leader di Forza Nuova. "Da persone responsabili, anche con la Questura, stiamo cercando di arrivare a una soluzione che non porti a violenze ingiustificate o a disordini - ha aggiunto Fiore -; oggi abbiamo lanciato un appello online al ministro Minniti per chiedere che non ci sia proibizione per il 28. Hanno già firmato politici come Ignazio La Russa, militari come il generale Bartolini e avvocati".

Ipotesi 4 novembre

Ci sarebbe sul tavolo l'ipotesi di posticipare la manifestazione al 4 novembre, giorno in cui si celebra l'Unità nazionale e delle forze armate. Il corteo potrebbe svolgersi sempre in zona Colosseo Quadrato all'Eur, come richiesto per la manifestazione del 28  ottobre, vietata dalla Questura. 

Le polemiche

La decisione di oggi arriva dopo un lungo braccio di ferro fra movimento e istituzioni sulla possibilità di organizzare l'evento. Lo scorso 12 ottobre il ministro dell'Interno, Marco Minniti, aveva assicurato di aver "già dato disposizione al questore di Roma per non concedere l'autorizzazione alla manifestazione". Un intervento che aveva attirato la replica di Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova: "Il 28 ottobre saremo comunque in piazza. Manifesteranno tutti gli italiani che amano davvero la patria". Il botta e risposta fra le istituzioni e il movimento di estrema destra era seguito a un'interrogazione parlamentare, chiesta lo scorso settembre, e a gli interventi della sindaca di Roma, Virginia Raggi, e del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. "La Marcia su Roma non può e non deve ripetersi", aveva twittato la sindaca. Al coro dei contrari si era ovviamente unita la voce del presidente della sezione romana dell'Anpi, Fabrizio De Sanctis, che aveva dichiarato: "Lo Stato antifascista deve intervenire per bloccare la marcia su Roma. Non si tratta più di semplici boutade ma di un piano eversivo che va sconfitto".

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