Polemiche per la manifestazione annunciata dal movimento di estrema destra su Facebook e fissata per il 28 ottobre. La replica del leader di Fn, Fiore: "Patriottici, non filofascisti". Nessuna richiesta formale alla Questura
Insorge la sinistra
Contro la “marcia dei patrioti”, vista come una riedizione della marcia fascista su Roma del 1922, si è schierata la sinistra. "Una provocazione offensiva e pericolosa che va fermata", ha affermato Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia della Camera. Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ricorda come "la Marcia su Roma fu una tragedia. Rifarla oggi sarebbe, oltre che un insulto, una farsa ridicola". Il deputato Pd Emanuele Fiano - promotore del ddl sull'apologia di fascismo - ha presentato un' interrogazione urgente sottoscritta da 45 parlamentari dem per chiedere "quali iniziative il ministro dell'Interno intende adottare per impedire che l'iniziativa si possa svolgere".
Pd: sciogliere Fn
"Chiedere quanto meno chiarimenti sulla manifestazione di Fn di marcia su Roma, sospendere l'iniziativa e sciogliere il movimento politico, ai sensi della legge 645/52", sono i capisaldi di una seconda interrogazione parlamentare rivolta sempre al ministro dell'Interno, Marco Minniti, presentata dalla senatrice Pd Laura Puppato e sottoscritta da senatrici e senatori Dem, tra i quali Chiti, Esposito, Sangalli, Orru, Pezzopane, Lo giudice e Fabbri. Nel testo si denuncia come la marcia "si configuri come un'evidente, ulteriore provocazione alla nostra Costituzione, alla storia e ai valori della Repubblica, rievocando un evento che ha segnato l'ascesa al potere del Pnf in Italia".
Nessuna richiesta alla Questura
In Questura non è ancora arrivata alcuna richiesta formale di autorizzazione per la manifestazione. In un post del 3 settembre, Forza Nuova parla di "macchina organizzativa in moto" e chiede "il sostegno concreto" (bandiere, striscioni, auto, pullman, benzina) ai sostenitori: l'appello è a sfilare "contro un governo illegittimo, per dire definitivamente no allo Ius soli e per fermare violenze e stupri da parte degli immigrati che hanno preso d'assalto la nostra Patria". Il Questore di Roma Guido Marino ha affermato che saranno valutate le condizioni dell'ordine pubblico e la concomitanza di altre iniziative.