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Sorelle morte in rogo camper a Centocelle, altri due arresti

Cronaca

Fermati in Bosnia altri due presunti autori dell’incendio che il 10 maggio scorso provocò la morte di due bambine di 4 e 8 anni e di una ragazza di 20. Nei giorni scorsi sono stati arrestati a Torino altri due uomini ritenuti responsabili d aver dato fuoco al mezzo 

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Arrestati in Bosnia altri due presunti autori del rogo del camper avvenuto a maggio nel quartiere Centocelle a Roma in cui morirono tre sorelle di 4, 8 e 20 anni. Si tratta di Renato e Jonson Seferovic, fermati dalla polizia bosniaca a Bosanka Gradiska in esecuzione di provvedimento restrittivo emesso dall'Autorità Giudiziaria di Roma. Nei giorni scorsi erano stati arrestati a Torino i fratelli Serif e Andrea.

Arrestati in Bosnia

I due arrestati sono stati individuati in seguito alle indagini della Squadra Mobile di Roma che, in stretta collaborazione con il Servizio cooperazione internazionale di polizia, ha seguito le loro tracce fino in  Bosnia. Sul posto al momento della cattura era presente anche personale della Squadra mobile romana. Il provvedimento restrittivo è stato adottato anche ai fini dell'estradizione e la posizione dei due fermati è ora al vaglio delle autorità bosniache.

Sorelle morte nel rogo

La notte del 10 maggio nel camper in sosta nel parcheggio del centro commerciale in piazza Mario Ugo Guatteri, dormivano in 13 persone. Il mezzo fu totalmente avvolto dalle fiamme e le tre sorelline non riuscirono a mettersi in salvo. Fin da subito gli investigatori ipotizzarono che il rogo fosse legato a dissidi tra la famiglia Halilovic e alcuni Seferovic maturate all' interno del campo nomadi di via Salviati. In particolare, il padre delle piccole vittime avrebbe avuto dei contrasti per motivi economici.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, lo scorso 5 maggio membri della famiglia Seferovic avrebbero lanciato due ordigni incendiari contro il camper della nonna delle sorelline Halilovic, senza ferire nessuno. Il 10 maggio, dopo altre tensioni, Serif insieme agli altri fermati, avrebbe raggiunto il parcheggio del centro commerciale a bordo di un furgone di colore bianco e avrebbe dato fuoco al mezzo dove dormivano le bambine. Dopo l' episodio, la famiglia Seferovic sarebbe tornato in Bosnia e in un secondo momento i due fratelli sono ritornati in Italia, stabilendosi a Torino.