Mondo di mezzo, Salvatore Buzzi resta in carcere: negati i domiciliari

Cronaca
Salvatore Buzzi è stato condannato in primo grado a 19 anni di reclusione
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I giudici del Riesame hanno respinto la richiesta dei legali del 'ras' delle cooperative, condannato in primo grado a 19 anni

Salvatore Buzzi resterà nel carcere di Tolmezzo, in provincia di Udine. I giudici del Tribunale del Riesame hanno infatti respinto la richiesta di arresti domiciliari per il "ras delle cooperative" che, lo scorso luglio, è stato condannato in primo grado a 19 anni di reclusione al termine del processo al cosiddetto "Mondo di Mezzo". Gli avvocati di Buzzi, Alessandro Diddi e Piergerardo Santoro, avevano presentato l’istanza di scarcerazione in sede di appello, ritenendo ormai attenuate le esigenze cautelari.

La precedente condanna

Per Salvatore Buzzi, detenuto dal dicembre del 2014, i Pubblici Ministeri avevano chiesto in primo grado 26 anni e tre mesi con l’accusa di essere a capo, insieme a Massimo Carminati, di un gruppo criminale che poteva contare su una serie di gregari e su un numero considerevole di politici locali che erano, di fatto, inseriti nel "libro paga" dell'organizzazione. Dopo venti mesi e centinaia di udienze, i giudici della X sezione del Tribunale di Roma avevano deciso però per pene inferiori a quelle richieste dai Pm in ragione del decadimento dell’accusa di associazione mafiosa. Proprio questo elemento era uno dei cardini della richiesta di arresti domiciliari presentata dai legali di Salvatore Buzzi e respinta dal Riesame.

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