Traffico e spaccio di droga tra Sicilia e Calabria, 25 arresti
CronacaLa Polizia di Stato del capoluogo etneo ha smantellato un gruppo criminale che gestiva un'intensa attività di spaccio in alcuni quartieri della città e nella provincia
Associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, con l'aggravante del metodo mafioso. Con questa accusa la Polizia di Stato di Catania ha eseguito 25 misure cautelari tra Calabria e Sicilia, su delega della Procura Distrettuale. Due persone però, fanno sapere le autorità, sono riuscite a sfuggire all'arresto e sono al momento ricercate, mentre sette ordinanze sono state emesse nei confronti di altrettanti detenuti.
Collegamenti tra 'ndrine e gruppi siciliani
Le indagini, ha spiegato la polizia durante una conferenza stampa, sono durate circa due anni, durante i quali gli investigatori hanno potuto verificare l'esistenza di un’intensa attività di spaccio in diversi quartieri di Catania e nella provincia. Un traffico che, secondo gli inquirenti, sarebbe stato gestito da 'ndrine calabresi e gruppi palermitani e siracusani. Nello specifico gli indagati, attraverso il metodo mafioso, avrebbero agevolato un gruppo riferibile al clan Cappello-Bonaccorsi. Gli arresti nell'operazione denominata "Double track" sono stati compiuti nel Catanese, a Messina ed a Cosenza.
Sequestri per farsi pagare le partite di droga
Dalle indagini sono emerse modalità operative particolarmente efferate messe in atto dal gruppo criminale che, in almeno due occasioni, ha "sequestrato" gli acquirenti che non pagavano immediatamente le partite di droga. Nello specifico, nel marzo del 2015, un palermitano sarebbe stato privato della propria libertà e rilasciato solo dopo il pagamento di 16mila euro. Mentre un’altra persona sarebbe stata rapita a Torvajanica, in provincia di Roma, nel marzo del 2016, per un debito di 130mila euro.