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Spiaggia "fascista" a Chioggia, la procura chiede l’archiviazione

Cronaca

Il titolare del lido “Punta Canna” era indagato per apologia di fascismo. Secondo i magistrati, tuttavia, le foto e gli slogan di Mussolini sarebbero una sua "articolazione del pensiero" e non un reato

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La procura di Venezia ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta per apologia del fascismo che vede indagato il gestore di “Playa punta Canna”, il lido di Chioggia soprannominato la spiaggia “fascista”, per i cartelli con le foto e gli slogan di Mussolini (FOTO). La domanda di archiviazione è stata avanzata ai giudici dal procuratore Bruno Cherchi e dalla pm Francesca Crupi.

Secondo quanto si apprende, i magistrati avrebbero ritenuto le foto del Duce e i richiami all'ordine e al manganello una articolazione del pensiero del gestore, e non una reale apologia del fascismo, ovvero una violazione dell'articolo 4 della legge 645 del 1952, la cosiddetta legge Scelba.