Omicidio Noemi Durini, autopsia: “Forti sospetti su lesioni al collo”

Cronaca

L’esame sul corpo della giovane uccisa a Specchia non ha ancora dato certezze sulla causa del decesso. I medici legali hanno trovato alcune tracce. La 16enne sarebbe morta lo stesso giorno della scomparsa. Previsti per domani i funerali

L'autopsia compiuta sul corpo di Noemi Durini, la giovane uccisa a Specchia (Lecce), in Salento, non ha ancora fornito elementi certi per stabilire le cause della morte della sedicenne. I medici legali hanno però "forti sospetti" su alcune lesioni presenti tra il collo e la testa della giovane. Il fidanzato di Noemi, detenuto per l’omicidio di cui è reo confesso, ha detto di aver ucciso la ragazza con una coltellata al collo. La ragazza, stando ai primi accertamenti, sarebbe stata uccisa il giorno stesso della scomparsa, il 3 settembre.  

Esame autoptico difficile

L'esame autoptico è reso difficoltoso dall'avanzato stato di decomposizione del corpo. Il cadavere, secondo quanto trapela da fonti mediche, presentava molte lesioni. Sono stati compiuti diversi esami e il sospetto dei medici legali è che la ragazza sia stata uccisa nell'immediatezza della scomparsa. È stato confermato che la Tac compiuta sul cadavere nei giorni scorsi non ha rilevato fratture

Mercoledì 20 settembre i funerali nella chiesa di Specchia 

Si dovrebbero tenere nel pomeriggio di mercoledì 20 settembre, nella chiesa di Specchia, i funerali di Noemi. Il sindaco del paese si è recato in serata all'ospedale di Lecce dove si è tenuta l'autopsia per firmare alcune pratiche relative al rilascio della salma, che dovrebbe essere restituita alla famiglia a breve. La bara sarà trasportata nell'abitazione dove Noemi abitava con la madre mentre domani mattina sarà trasferita presso la camera ardente. Per le ore 16 sono previsti i funerali.

Il fidanzato in carcere

Nei giorni scorsi è stato convalidato il fermo per il fidanzato di Noemi. La gip ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare e ha disposto il trasferimento in un istituto protetto per minorenni fuori dalla Puglia. Il 17enne ha confessato di aver ucciso la ragazza. Per lui l’accusa è omicidio volontario premeditato aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi. 

La versione dell’accusato

Il fidanzato di Noemi si era avvalso della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio di garanzia davanti al gip. Secondo i suoi legali è “molto pentito”. I pm hanno detto che “ha agito con premeditazione e crudeltà”. Il 17enne nel primo interrogatorio avrebbe addossato alla ragazza la responsabilità di un piano per uccidere la sua famiglia. "Voleva convincermi ad uccidere i miei genitori”, ha detto il giovane che poi ha rischiato il linciaggio all'uscita dalla caserma dei carabinieri. Qualche settimana fa il ragazzo era stato denunciato dalla mamma di Noemi. A loro volta, i genitori del 17enne avevano denunciato la giovane per per atti persecutori. Le due famiglie avevano un rapporto molto teso a causa della relazione tra i figli accusandoli a vicenda di comportamenti violenti.

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