Ferrari su parcheggio disabili e aggressione: denunciato il conducente

Cronaca

Il padre di un bimbo portatore di handicap aveva chiesto al proprietario della vettura di lusso di spostarla dallo spazio riservato in via Montenapoleone a Milano. Ma è stato insultato e aggredito. L’uomo è stato identificato: vive in Svizzera e ha diversi precedenti

Ha sporto denuncia il padre del bambino disabile aggredito sabato pomeriggio in via Montenapoleone a Milano dal conducente di una Ferrari, che aveva parcheggiato la sua auto tra due posti riservati ai portatori di handicap. L’uomo aveva chiesto al proprietario del veicolo di lusso di spostare leggermente l’auto per poter aprire il bagagliaio dove si trovava la sedia a rotelle del figlio e farlo così scendere. Ma il conducente della Ferrari l’ha prima insultato, dicendogli "me ne frego di te e della polizia". Poi l'ha spintonato e aggredito con una manata in faccia. A quel punto si è dileguato a bordo della sua macchina. 

Chi è l’uomo denunciato

La denuncia del padre del bambino disabile è stata presentata in questura a Milano. Proprio il bimbo, amante dei motori, è stato determinante per scoprire il modello esatto della macchina. Il proprietario della Ferrari è stato quindi identificato. Si tratterebbe di un imprenditore milanese di 59 anni che vive a Lugano dove ha una licenza di guida dopo che la patente gli è stata revocata, così come il porto d'armi. L’uomo sarebbe coinvolto nell'inchiesta "Panama Papers" per delle aziende a lui collegate con sede alle Isole Vergini britanniche. Ha una serie di precedenti per lesioni, minacce, percosse, oltraggio a pubblico ufficiale.

“Nessuno ci ha aiutati”

Il padre del bimbo denuncia anche l’indifferenza dei passanti. "Era pieno di gente”, ha raccontato al Corriere della Sera - ma non c’è stato nessun gesto di solidarietà, né di supporto nei nostri confronti". Anche la polizia, arrivata poco dopo l'aggressione, non ha trovato nessuno che testimoniasse quanto era accaduto.

La solidarietà della Ferrari

I dirigenti della Ferrari per tutta la giornata hanno seguito l’evolversi della vicenda facendo sapere di essere rimasti turbati dal gesto, compiuto da un uomo che "non ha nulla dello spirito del ferrarista”. Il bimbo, rimasto scosso dalla vicenda, dovrebbe essere invitato a breve a Maranello, per testimoniare la vicinanza del Cavallino.

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