Lo ha annunciato il viceministro della giustizia Patryk. Il 5 settembre le udienze di convalida per il 20enne e per i tre minorenni. Il padre dei due fratelli a Sky TG24: "Non hanno partecipato alla violenza sessuale"
La Polonia chiederà l’estradizione dei quattro arrestati per gli stupri di Rimini. Lo ha dichiarato il viceministro della giustizia polacco Patryk Jaki.
Intanto sono attese per il 5 settembre le udienze di convalida dei fermi del 20enne congolese, considerato il capo del branco degli stupri di Rimini, e dei tre minorenni, due fratelli marocchini di 15 e 17 anni e un nigeriano di 16. Sono tutti accusati delle violenze compiute nella notte tra il 25 e il 26 agosto, i minori si trovano nel centro di prima accoglienza della struttura penitenziaria minorile di via del Pratello a Bologna. Le accuse nei confronti dei quattro sono di rapina aggravata, violenza sessuale di gruppo, lesioni aggravate.
I tre minorenni nel cpa di Bologna
Nei loro confronti la Procura ha emesso un provvedimento di fermo e chiederà la custodia cautelare in carcere al gip del tribunale dei minori durante le udienze di convalida previste per domani.
I due fratelli si erano presentati sabato ai carabinieri di una stazione del Pesarese, mentre l'altro giovane è stato rintracciato dalla polizia. I minori non hanno fatto il nome del 20enne ma hanno fornito elementi utili per individuarlo.
Il padre dei due fratelli: "Sono cresciuti in Italia"
E ai microfoni di Sky TG24 parla il padre dei due fratelli minorenni che dice: "Sono ragazzi cresciuti in Italia, io sono in Italia da 30 anni, ho lavorato per 20 anni". E ammette le responsabilità dei figli nelle e rapine della notte tra il 25 e 26 agosto ma esclude che abbiano partecipato alle violenze. (guarda il video in alto)
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