Stupri Rimini, fermati tutti i quattro presunti violentatori

Cronaca

Prima la confessione di due ragazzi di origine marocchina hanno raccontato ai carabinieri di essere parte del branco che ha compiuto le violenze contro la coppia di polacchi e la trans peruviana. Presi successivamente anche gli altri due presunti componenti del gruppo

Dopo una settimana, nella notte tra sabato 2 e domenica 3 settembre, è arrivata la svolta nelle indagini sul duplice stupro di Rimini, con tutti e quattro componenti della banda in mano alle forze dell'ordine. 

La confessione

Nel pomeriggio di sabato due fratelli marocchini di 15 e 16 anni si sono presentati in una caserma dei carabinieri di Montecchio, in provincia di Pesaro, e hanno confessato di essere parte del branco che una settimana fa ha stuprato a Miramare una turista polacca, picchiato l'amico e violentato una transessuale peruviana. "Siamo stati noi" hanno detto agli inquirenti. Un terzo componente, un 17enne congolese, è stato poi fermato dalla polizia. E' stato preso nella notte a Rimini il quarto presunto autore degli stupri a Rimini. Ha 20 anni ed è di origine congolese. Si nascondeva alla stazione di Rimini. E' stato preso dagli agenti dello Sco e della Squadra mobile di Rimini e Pesaro. E' considerato il 'capobranco'.

Le immagini delle telecamere

I due giovani marocchini avrebbero deciso di costituirsi dopo la diffusione delle immagini di alcune telecamere di sorveglianza e a causa della pressione esercitata in questi giorni dalla polizia di Rimini. La seconda vittima del branco, la transessuale peruviana, sarebbe stata portata in Questura per il riconoscimento.

La vicenda

Nella notte tra il 25 e il 26 agosto gli aggressori si sarebbero avvicinati ai due turisti polacchi con la scusa di offrire loro da bere e una sigaretta e poi avrebbero chiesto dei soldi: davanti al rifiuto hanno reagito con violenza picchiando il giovane e violentando più volte la ragazza. Poi il branco ha aggredito sessualmente anche una transessuale peruviana lasciandola ferita in mezzo alla strada.

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