Migrante ferito a Roma, indagata donna per lesioni aggravate
CronacaSi tratterebbe della zia del 12enne che aveva avuto un diverbio con un eritreo nei pressi del centro di accoglienza di via del Frantoio. L'episodio aveva provocato l'assedio dei residenti al centro di accoglienza
La dinamica del ferimento dell'eritreo
Il pm Alberto Galanti ha incaricato un medico legale di accertare l'attuale stato di salute dell' eritreo. L'uomo, 40 anni, è stato ferito alla schiena, ed è stato ricoverato in ospedale con una iniziale prognosi di 30 giorni. Nei giorni scorsi ha negato di aver lanciato sassi contro i bambini che erano in strada, figli e nipoti della donna ora indagata. Il ferimento, secondo quanto finora emerso, tra testimonianze discordanti, sarebbe nato dopo un diverbio dell'eritreo con i ragazzini. La donna si sarebbe recata all'esterno del centro di accoglienza per difendere i suoi figli, ha raccontato. Poi il parapiglia tra un gruppo di migranti e un gruppo di residenti giunti a sostegno della donna che lamentava di essere stata "sequestrata" dagli immigrati. Circostanza, questa, smentita da diversi testimoni. Ne è nato comunque un assedio dei residenti alla struttura del quartiere Tiburtino terzo, alla periferia est della Capitale. Il presidio umanitario di via del Frantoio, dove non era ospite l'eritreo ferito, è gestito dalla Croce Rossa di Roma ed è da tempo al centro di proteste da parte dei residenti.