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Scuola, al via gli Osservatori per l’inclusione e l’integrazione

Cronaca
Gli Osservatori, ha dichiarato il ministro Fedeli, verranno riuniti già nelle prime settimane di settembre (Ansa)

Il ministro dell’Istruzione Fedeli ha firmato i decreti per la costituzione di due organi che rappresenteranno "spazi di confronto su temi che sono centrali nella nostro Paese". Al momento in Italia ci sono 800mila studenti con cittadinanza non italiana

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Dare vita a una scuola in grado di valorizzare le diversità, inserendole in un sistema di valori comuni. È con questa speranza che il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, il 31 agosto ha firmato i decreti per la costituzione dell'Osservatorio per l'integrazione degli alunni stranieri e per l'intercultura e dell'Osservatorio permanente per l'inclusione scolastica, previsto da uno dei provvedimenti attuativi della "Buona scuola". Due organi che, secondo il ministro, rappresenteranno "spazi di confronto su temi che sono centrali nella nostra scuola e nel Paese e che sono direttamente connessi con l'attuazione dell'articolo 3 della nostra Costituzione", quello che fissa il principio di uguaglianza dei cittadini. Gli Osservatori, ha aggiunto Fedeli, verranno riuniti già nelle prime settimane di settembre, con l'avvio dell'anno scolastico, per condividere priorità e obiettivi.

 

Responsabili di un futuro comune

Il ministero dell'Istruzione nel dare la notizia della firma dei decreti ha voluto ricordare che in Italia sono oltre "800mila le ragazze e i ragazzi con cittadinanza non italiana presenti nel sistema scolastico. Il 60% dei quali è nato in Italia". Un elemento in più per credere, secondo la Fedeli, che "la velocità e la profondità dell'integrazione dipendono anche dalla scuola". Perché "è grazie al percorso che le ragazze e i ragazzi con cittadinanza non italiana fanno a scuola che il nostro Paese potrà contare anche sui loro talenti, sulle loro intelligenze". Per questa ragione la scuola, per il ministro, deve diventare il luogo dove studentesse e studenti, famiglie e comunità con storie diverse "possono imparare a conoscere le diversità culturali e religiose, a superare le reciproche diffidenze, a sentirsi responsabili di un futuro comune".

 

Scuola italiana già molto inclusiva

Per quanto riguarda il tema dell’integrazione, la scuola italiana secondo il ministro è già a buon punto: "Abbiamo un sistema molto avanzato, di cui possiamo e dobbiamo essere orgogliosi. Le nostre e i nostri docenti fanno un lavoro straordinario, che con la riforma e i suoi decreti attuativi vogliamo ulteriormente supportare con risorse e strumenti".

 

Più inclusione per gli alunni con disabilità

Obiettivo dell'Osservatorio permanente per l'inclusione scolastica, spiega il Miur, sarà invece quello di contribuire garantire una scuola sempre più accogliente per gli alunni con disabilità. Per riuscirci, ha dichiarato il ministro Fedeli, verrà rafforzato il ruolo delle famiglie e delle associazioni nei processi di inclusione coinvolgendo, attraverso la formazione in servizio, tutte le componenti del personale scolastico.