Vaccini obbligatori, ecco le scadenze previste dalla legge
CronacaBasterà presentare un'autocertificazione o la prenotazione all'Asl: entro il 10 settembre per nido e scuole di infanzia ed entro il 31 ottobre per tutti gli altri gradi di istruzione
Si avvicina l’inizio delle scuole e anche il momento in cui tutti i genitori d’Italia dovranno mettersi in regola con i vaccini obbligatori in virtù della legge sull’obbligo vaccinale del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Ecco allora tutte le scadenze previste dal decreto, oltre ai casi specifici che riguardano le singole regioni.
Scadenze e proroghe
Il Decreto legge sull’obbligo vaccinale proposto dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin e convertito in Legge lo scorso 28 luglio, prevede il divieto di accesso alle scuole per i bambini tra gli 0 e i 6 anni non vaccinati, mentre dai 6 ai 16 anni verranno sottoposti a multe fino a 500 euro. I genitori dei bambini che frequentano nidi o scuole dell’infanzia avranno tempo fino al 10 settembre per presentare almeno la prenotazione all’Asl o un’autocertificazione. In quest’ultimo caso, però, sarà obbligatorio mettersi in regola, presentando la documentazione e il libretto di vaccinazione entro il 10 marzo 2018. Per quanto riguarda invece la scuola dell’obbligo, l'unica differenza è che la prima scadenza slitta al 31 di ottobre.
Come si comportano le singole Regioni
Secondo il testo della legge, le istituzioni regionali e locali sono tenute ad aiutare le famiglie a ricostruire lo stato di vaccinazione di bambini e ragazzi. Il Veneto è l’unica regione che ha presentato ricorso contro il decreto e per questa ragione i genitori riceveranno solo un promemoria da parte dell’Asl in prossimità della scadenza. In Liguria, Umbria ed Emilia-Romagna i documenti necessari per mettersi in regola con i vaccini verranno inviati dalle Asl direttamente a casa. Peraltro l’Emilia-Romagna ha già una Legge regionale del 2016 in materia di vaccini, per cui le Asl possiedono già gli elenchi degli iscritti alle varie strutture scolastiche regionali. Si sono portate avanti anche Toscana e Lazio. Anche qui le Asl sono già in possesso degli elenchi e contatteranno solo i non vaccinati. La Lombardia ha, invece, stabilito 40 giorni di proroga rispetto alle scadenze fissate per legge: 10 giorni per comunicare chi non è in regola, 15 per incontri individuali con i genitori e altri 15 per provvedere alle vaccinazioni. Situazione molto diversa in Puglia dove il presidente della Regione, Michele Emiliano, ha criticato aspramente la legge sui vaccini, dicendosi pronto a offrire sostegno a chi è contrario all’obbligo.