Terremoto Ischia, procura ordina censimento di tutti i crolli

Cronaca
I sigilli alla chiesa di Casamicciola
terremoto-ischia-chiesa-sequestrata-ansa

Vertice a Napoli tra pm e carabinieri. La misura serve a indirizzare l'attività investigativa e stabilire se vi siano state responsabilità nei cedimenti che hanno provocato 2 morti e decine di feriti. Il sindaco di Casamicciola imputato per abusi edilizi in casa sua

A pochi giorni dal terremoto che ha scosso parte dell’isola d’Ischia, provocando due morti e decine di feriti, continua sia il lavoro di assistenza degli sfollati sia quello della magistratura. Durante un vertice in procura, i pm e i carabinieri del nucleo investigativo di Napoli hanno deciso che nel tempo più breve possibile verrà eseguito un censimento di tutti i crolli avvenuti dopo la scossa di lunedì scorso. Una misura, spiegano, per indirizzare l'attività investigativa e stabilire se vi siano state responsabilità legate a casi di abusivismo edilizio oppure nell’esecuzione di lavori di consolidamento antisismico in strutture che poi hanno ceduto, come la scuola Manzoni di Casamicciola.

Perché danni maggiori solo a Casamicciola?

Nella sede della Procura di Napoli si sono incontrati i magistrati titolari dell'inchiesta, Giuseppe Borrelli, Michele Caroppoli e Maria Teresa Orlando, e i carabinieri ai quali sono stati delegati una serie di accertamenti. Alla fine del vertice è stato confermato che sulle conseguenze del terremoto a Ischia è stata aperta un’inchiesta, al momento contro ignoti, per le ipotesi di omicidio plurimo colposo - in relazione alla morte delle due donne vittime del sisma - e di crollo colposo. Uno degli obiettivi dell’attività investigativa è accertare i motivi per i quali i danni di maggiore entità abbiano riguardato tutti un’area limitata del comune di Casamicciola. Non si esclude che, a tale proposito, venga nominato dagli inquirenti come consulente tecnico un esperto di geofisica.

Il sindaco di Casamicciola imputato per abusi edilizi nella sua casa

Intanto si è appreso che Giovan Battista Castagna, sindaco di Casamicciola Terme è coinvolto in una vicenda giudiziaria, che si trascina da numerosi anni, su irregolarità edilizie alla pari di tanti concittadini. Castagna è infatti sotto processo davanti al Tribunale di Napoli per presunti abusi edilizi eseguiti nella sua abitazione, nel comune ischitano di Lacco Ameno. Le contestazioni si riferiscono al periodo tra il 2003 e il 2007, quando l'ingegnere Castagna era presidente del consiglio comunale di Casamicciola Terme. I reati sarebbero quindi ormai prescritti. Il processo, per una serie di rinvii è tuttora in corso davanti al giudice monocratico. Difeso dall'avvocato Arturo Froio, Castagna ha sempre respinto gli addebiti, compresa una presunta violazione dei sigilli contestata dal pm. "E' una vicenda che risale a quando erano vivi mia madre e mio padre. Io sono fiducioso che si risolva con il riconoscimento della mia estraneità ai fatti contestati, anche se i reati sono ampiamente prescritti. Purtroppo i tempi della giustizia sono questi", ha commentato il sindaco.

Sequestrata la palazzina crollata sui tre fratellini

I carabinieri, intanto, accompagnati dai vigili del fuoco e su richiesta della procura di Napoli, hanno sequestrato numerosi documenti nell'ufficio tecnico del comune di Casamicciola. Dopo il sequestro della chiesa dell’Addolorata, detta anche di Santa Maria del Suffragio, dalla quale si è staccato il cornicione che ha ucciso una delle due donne, sono stati apposti i sigilli anche alla palazzina crollata in località Maio, dalla quale sono stati estratti vivi i tre fratellini. Nel mirino degli investigatori le sopraelevazioni dell’edificio eseguite negli anni Ottanta, per le quali - ha sostenuto uno dei proprietari - sarebbero state presentate due domande di condono, nel 1985 e nel 1994, rimaste inevase.

Più di 600 gli sfollati assistiti dalla protezione civile

Oltre alle due vittime, il terremoto del 21 agosto ha provocato centinaia di sfollati. Sono circa 640 le persone che, nella notte tra giovedì e venerdì, non potendo rientrare nelle proprie case hanno chiesto assistenza al sistema di protezione civile: circa 580 i cittadini di Casamicciola, 34 quelli di Lacco Ameno e 19 nel comune di Forio. Sono stati ospitati principalmente in strutture alberghiere dell’isola. A questi – sottolinea la protezione civile – si devono aggiungere tutti gli altri cittadini che, non potendo rimanere nelle proprie case perché palesemente inagibili o in attesa delle verifiche, hanno trovato autonomamente una sistemazione.

Verifiche di agibilità in corso

Proseguono, poi, le verifiche di agibilità su case e altri edifici. A giovedì erano stati effettuati 46 sopralluoghi. Oltre alle 11 verifiche su strutture scolastiche (i cui esiti hanno restituito un plesso agibile, tre agibili con interventi e 7 dichiarati inagibili) e alle 16 su alberghi (14 agibili, uno inagibile e uno da rivedere), sono stati, finora, 15 i sopralluoghi effettuati su strutture private: 6 dichiarate agibili, 5 inagibili, 3 agibili con provvedimento e uno parzialmente inagibile. Sono 24 le squadre di tecnici abilitati Aedes (Agibilità e danno nell'emergenza sismica) impegnati tra Casamicciola e Lacco Ameno. Secondo i dati comunicati dai due Comuni, al centro operativo comunale di Casamicciola sono pervenute da parte dei cittadini circa mille richieste di sopralluogo agli edifici privati, mentre a quello di Lacco Ameno le domande sono circa 650.

Cronaca: i più letti