Centinaia a veglia per Niccolò Ciatti. Il papà: “Spero belve paghino”

Cronaca

La chiesa di Scandicci ha ospitato una cerimonia in memoria del giovane ucciso in una discoteca a Lloret de Mar. Il padre della vittima: “Due degli aggressori già non si sa dove siano”. Il prete: “Che ingiustizia morire così”. Attesa per il rientro della salma

Centinaia di persone hanno riempito nella serata di mercoledì la chiesa della parrocchia di Gesù Buon Pastore a Scandicci, per la veglia in memoria di Niccolò Ciatti, il giovane italiano pestato a morte in una discoteca di Lloret de Mar, in Spagna, da tre ragazzi ceceni. “Spero che queste belve paghino”, ha detto il padre Luigi. “Ma già due di loro non si sa dove siano”. Intanto il ministro degli Esteri Alfano ha avuto un colloquio telefonico con l’omologo spagnolo Dastis e ha chiesto di fare il possibile perché i responsabili siano presto giudicati e condannati.

Papà Ciatti: belve paghino ma già due sparite 

"Sono contentissimo per la vicinanza di tutti i miei concittadini stasera e spero che questo serva perché voglio che venga fatta veramente giustizia per mio figlio. Spero che queste belve paghino ma già due di loro non si sa dove sono”, ha detto uscendo dalla chiesa di Scandicci Luigi Ciatti. (LE FOTO DELLA VEGLIA) "Spero che vadano in carcere e paghino perché non si può rovinare la vita di un ragazzo di 22 anni per niente", ha aggiunto, "la rabbia è tanta, so che c'erano 9 guardie della sicurezza per 2000 ragazzi e che non sono intervenute. Sono intervenute solo quando mio figlio era già in terra, ma al momento del bisogno non c'era nessuno".

Le parole del prete

Durante la veglia di preghiera il parroco, don Giovanni Paccosi, ha fatto sapere che in questi giorni sono arrivate alla parrocchia telefonate da tutta Italia da parte di persone addolorate per quanto accaduto. "Che ingiustizia è morire così?", ha detto il prete. Intanto la salma del giovane è ancora in Spagna, in attesa del via libera del magistrato che indaga sulla morte. I risultati dell'autopsia dovrebbero essere consegnati a breve agli inquirenti e il nulla osta al rimpatrio dovrebbe arrivare poco dopo, hanno indicato fonti consolari. 

Alfano: punire i responsabili

Nella giornata di mercoledì, il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha avuto un colloquio telefonico con l'omologo spagnolo Alfonso Dastis per sensibilizzarlo in merito alla tragedia di Niccolò Ciatti. "L'Italia è profondamente addolorata e sgomenta per quello che è accaduto a Lloret de Mar", ha detto Alfano, che ha chiesto di fare il possibile perché tutti i responsabili del delitto siano presto giudicati e condannati: "La scarcerazione di due dei tre ceceni inizialmente arrestati ha suscitato perplessità e inquietudine nell'opinione pubblica italiana”.

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