Milano, scarcerato l'aggressore del poliziotto in stazione Centrale

Cronaca
Controlli in stazione Centrale a Milano (Foto d'archivio, LaPresse)
stazione_centrale_aggressione_lapresse

Per l'uomo, che aveva tentato di ferire un poliziotto con un coltello, è previsto l’obbligo di firma. Ora sarà l’ufficio Immigrazione della questura di Milano a occuparsi del 31enne che risulta irregolare sul territorio italiano

È stato scarcerato con obbligo di firma il 31enne originario della Guinea che, il 17 luglio, ha aggredito con un coltello un poliziotto durante un controllo, all'esterno della stazione Centrale di Milano. È quanto ha deciso il gip, mentre il pm aveva chiesto la convalida dell'arresto e la misura della custodia cautelare in carcere. Ora, sarà l'ufficio Immigrazione della questura milanese a occuparsi dell’uomo che risulta come irregolare sul territorio italiano. Gli scenari possibili sono due: una sua collocazione in un Cpr (centro di permanenza per il rimpatrio) o un' eventuale espulsione sulla base di un provvedimento che pende sull'uomo da diverso tempo e mai eseguito.

Non è tentato omicidio

Secondo quanto riferito dal legale del migrante, il presunto reato di tentato omicidio sarebbe stato "assorbito" in quello di resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane guineano è accusato, oltre che di resistenza, anche di minaccia aggravata e detenzione abusiva di armi.

L’aggressione davanti alla stazione

L’aggressione era avvenuta in piazza Duca D’Aosta, davanti alla stazione. Qui, dopo alcune segnalazioni che riferivano di un uomo che si aggirava con un coltello nella zona, era arrivata una volante per un controllo. Quando l’uomo ha visto scendere dalla vettura due agenti, ha tentato di ferire con l’arma uno di loro. Il poliziotto, però, ha riportato solo una lieve ferita. Secondo le ricostruzioni, il migrante avrebbe anche urlato: "Voglio morire per Allah". Il 31enne aveva un ordine di espulsione a suo carico emesso dal questore di Sondrio lo scorso 4 luglio e precedenti per lesioni, minacce e resistenza a pubblico ufficiale.

Cronaca: i più letti