Meteo, con Caronte torna l'afa sull'Italia
CronacaDopo un weekend fresco e ventoso, l'anticiclone riporterà in alto le temperature su tutta la penisola, soprattutto nelle regioni di Centro e Sud. LE PREVISIONI
Caronte sta per tornare sull'Italia. Dopo un weekend fresco, dovuto allo spostamento a Ovest dell'anticiclone, nel corso della settimana l'afa si doffonderà in tutta la penisola. Caronte avanzerà con i suoi picchi di calore nei prossimi giorni, riportando clima soleggiato e caldo intenso soprattutto nelle regioni del Centro-Sud. Queste condizioni meteorologiche persisteranno da metà settimana fino all'inizio della prossima.
Torna il caldo al Centro-Sud
Nella giornata di lunedì 17 luglio e per i successivi due giorni ci sarà un clima ancora fresco sul Nord Italia, contrassegnato da venti e temperature miti soprattutto sul versante adriatico, i settori appenninici e meridionali. Merito dell'azione dell'Anticiclone delle Azzorre che però a partire da mercoledì, lascerà il posto nuovamente al caldo di Caronte. I valori massimi della temperatura saliranno nuovamente, toccando punte comprese tra 32 e 36 gradi, per salire nel weekend a 38-39 gradi. Questa condizione interesserà soprattutto l'Italia meridionale e le isole, che vivranno una condizione di tempo asciutto per i successivi 7-8 giorni. Si stima che questo ritorno di caldo e afa andrà ad aggravare la già allarmante siccità che sta affliggendo il territorio e la produzione agricola nazionale, la quale ha già registrato 2 miliardi di perdite.
Tempo instabile al Nord
A partire da giovedì dunque prenderà il via la quarta ondata di caldo della stagione. L'alta pressione di matrice nord-africana si farà sentire con maggiore efficacia nelle regioni del Centro-Sud e in Emilia Romagna, dove le temperature raggiungeranno i picchi più elevati. Il resto del Nord rimarrà leggermente più esposto alle correnti atlantiche che determineranno una frequente instabilità meteorologica, dovuta a rovesci e temporali pomeridiani, con temperature comprese tra i 25 e i 27 gradi. Caldo e afa, comunque, non mancheranno nemmeno sulle regioni settentrionali.