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Migranti, sindaco di Castell’Umberto: “Presidio davanti all’hotel”

Cronaca
La protesta dei cittadini che hanno bloccato le strade vicino all'albergo

Il primo cittadino ieri si era opposto all’arrivo di 50 migranti in una struttura dichiarata inagibile da mesi. Questa mattina la decisione di una protesta e la richiesta di un incontro alla Prefettura di Messina: “Non siamo razzisti”

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Dopo le proteste di ieri a seguito dell’arrivo di 50 migranti all'hotel Canguro di Castell’Umberto, in provincia di Messina, i sindaci dei Nebrodi si sono riuniti stamattina per valutare la situazione e hanno deciso di effettuare un presidio permanente davanti all'albergo in attesa di una convocazione da parte della Prefettura. La convocazione è poi arrivata:l'incontro si terrà il 20 luglio.


Il documento inviato alla Prefettura

Durante la riunione, alla quale hanno preso parte 34 primi cittadini, è stato anche letto il documento consegnato dieci giorni fa al prefetto con il quale si chiedeva un incontro sui problemi dell'accoglienza. "Ma non siamo stati accolti - ha detto Vincenzo Lionetto Civa, sindaco di Castell'Umberto - Abbiamo quindi deciso di rimandare lo stesso documento e chiedere di nuovo di essere ricevuti perché i problemi sono sempre gli stessi".

“Non siamo razzisti”

"Tra qualche ora effettueremo il presidio davanti all'hotel e lo manterremo anche nei prossimi giorni, finché i migranti non verranno spostati in una struttura migliore - ha annunciato il sindaco - Il prefetto di Messina ci ha assicurato che questo verrà fatto tra qualche giorno e noi aspettiamo fiduciosi. Ci ha anche detto però che al momento non è possibile". Ciò che il primo cittadino contesta sono le condizioni degradate di un edificio già considerato inagibile e le decisioni “imposte dall’alto”: "Noi non siamo razzisti, rispettiamo la volontà dello Stato e siamo pronti all'accoglienza, ma vogliamo che questa avvenga seguendo la legge e favorendo le migliori condizioni per i migranti. Siamo disponibili ad accogliere i migranti direttamente senza l'aiuto delle cooperative, perché abbiamo le risorse e le competenze e vogliamo creare un dialogo costruttivo con la Prefettura per organizzare i servizi".

Sindaco di Sinagra: “Nessun accordo su presidio”

Sembra però esserci disaccordo tra i primi cittadini. Il sindaco di Sinagra, Nino Musca, ha dichiarato che non c’è alcun accordo condiviso per un presidio: "Immagino che il sindaco di Castell'Umberto, qualora abbia fatto le dichiarazioni riportate dalla stampa, abbia intenzione di proseguire il presidio. Ma non mi risulta che l'iniziativa coinvolga tutti i sindaci dei Nebrodi". E aggiunge che durante la riunione di stamattina non è stato condiviso altro che “l'assenza di qualunque animo razzista nei confronti dei migranti e l'intenzione di chiedere nuovamente un incontro con il Prefetto di Messina, che ancora attendiamo di vedere, per concertare insieme le migliori pratiche da mettere in atto per dare dignità all'accoglienza e sicurezza al territorio”.