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Al Nord maltempo dopo il caldo: nubifragi e disagi

Cronaca
Un albero abbattuto dal vento su una vettura parcheggiata a Gorizia, 25 giugno 2017

Violento temporale a Milano. Nel Bresciano, scoperchiato tetto di una palestra. Allagamenti tra Belluno e Treviso. Ma al Centro-Sud non si escludono i 40 gradi

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Dopo giorni di caldo record, al nord arriva un'ondata di temporali che, se da un lato porta a un sollievo dall'afa, dall'altra aumenta il rischio di frane e smottamenti. Niente pioggia, invece, al Centro-Sud, dove non si escludono picchi di 40 gradi (LE PREVISIONI).

Temporale su Milano

La prima zona colpita dal maltempo è stata Milano, dove sabato si era raggiunta una temperatura di 35 gradi (40 percepiti). Questa mattina, poco prima delle 7, sulla città si è abbattuto un nubifragio, con pioggia intensa accompagnata da raffiche di vento e continue scariche di fulmini. Contemporaneamente si è verificato un drastico abbattimento della temperatura. 

Tromba d'aria a Brescia

Una tromba d'aria si è invece abbattuta in provincia di Brescia. A Monticelli Brusati, in Franciacorta, il tetto della palestra del paese è stato scoperchiato con i pannelli volati a decine di metri di distanza. A Castenedolo la furia del vento ha sradicato da terra gli stand di una gara ciclistica che a causa del maltempo è stata rinviata a luglio. Sempre nello stesso paese sono caduti alcuni alberi, ma non si registrano feriti.  Ieri la Protezione civile aveva emesso un allarme di moderata criticità per maltempo col monitoraggio dei fiumi, in particolare il Seveso e il Lambro, per il transito di una perturbazione atlantica sul centro-nord peninsulare dell'Italia.

In Veneto allagamenti e frane

Violenti temporali si sono verificati anche in Veneto, a partire dalle zone montane e pedemontane, che hanno causato diversi problemi. Fra il Bellunese, il Vicentino e il Trevigiano ci sono state frane e allagamenti. In particolare, è stata chiusa la statale 51 all'altezza di Acquabona prima di Cortina, seppur in via precauzionale. A Enego, nel Vicentino, un fiume di fango e detriti ha invaso la frazione di Fossa di Sotto, sradicando anche i pali della rete elettrica. Il comune ha deciso di chiedere, insieme a quello di Vittorio Veneto,  lo stato di calamità naturale. Diversi gli allagamenti e le grandinate, che hanno fatto molti danni alle coltivazioni, già messe a dura prova dalla siccità. 

Temporali e calo della temperatura in Friuli Venezia Giulia

Violenti temporali con bufere di vento anche in varie zone del Friuli dove le temperature sono scese di 6-8 gradi rispetto a quelle registrate nella giornata di ieri. Il vento ha causato la caduta di rami e alberi che in alcuni casi hanno danneggiato o distrutto auto parcheggiate all'aperto. In punti circoscritti alcune strade comunali e locali sono allagate. Decine le richieste di intervento giunte ai Vigili del fuoco di Udine, Gorizia e Pordenone. A Gorizia, dove oggi si vota per il ballottaggio per le elezioni del nuovo sindaco, c'è stata una violenta bufera di vento che ha causato la caduta di un albero su un'automobile parcheggiata in strada. Non si segnalano feriti. A Tolmezzo (Udine) c'è stata un'interruzione nell'erogazione dell'energia elettrica che ha interessato una parte del territorio comunale. Cadute di alberi sono segnalate a Udine, Gonars, Nimis e Precenicco, sempre in provincia di Udine.

In Alto Adige frana provoca chiusura della statale

Maltempo anche in tutto il Trentino Alto Adige, con un deciso abbassamento delle temperature dopo il caldo africano dei giorni scorsi, che in provincia di Bolzano ha toccato i 38 gradi. Le forti piogge hanno causato frane e smottamenti in molte zone dell'Alto Adige. Nei pressi della diga di Funes, a nord di Chiusa, una frana si è abbattuta sulla strada statale 12 causandone l'interruzione. Lo smottamento ha coinvolto otto auto, fortunatamente senza ferire nessuno. In provincia di Bolzano nella notte tra sabato e domenica gli interventi dei vigili del fuoco sono stati 120; decine le cantine e i garage allagati.

Da maltempo danni all'agricoltura

Sale intanto, con il rapido passaggio dell'ondata di maltempo, il conto dei danni all'agricoltura. La Coldiretti parla di "chicchi di grandine grandi come palline da ping pong" caduti nel Trevigiano con serre di ortaggi e fiori divelte, campi di mais distrutti e vigneti di Prosecco rovinati. Le precipitazioni - sottolinea la Coldiretti - non hanno peraltro scalfito lo stato di grave siccità dei campi "perché l'acqua per poter essere assorbita dal terreno deve cadere in modo continuo e non violento, mentre gli acquazzoni aggravano i danni".

Allerta della protezione civile nel nord

La perturbazione, secondo le previsioni, porterà (a partire da oggi e per i primi giorni della settimana) temporali sparsi e diffusi, a tratti intensi. La Protezione civile parla di “rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento”. Interessato soprattutto il Settentrione, dove gli acquazzoni saranno accompagnati da momentanei cali della temperatura. Al Centro-Sud, invece, i rovesci saranno scarsi e isolati e le temperature dovrebbero mantenersi alte. È allerta arancione per la parte settentrionale del Veneto; gialla per tutta la Valle d'Aosta, il Piemonte centro-settentrionale, la Lombardia centrale, le rimanenti parti del Veneto, tutto il Friuli Venezia Giulia, gran parte dell'Emilia Romagna, la Toscana settentrionale, tutta l'Umbria e le Marche.

Ieri il record a Ferrara

La pioggia al Nord è arrivata dopo un periodo senza rovesci che, unito al grande caldo, ha causato una grave siccità in tutta la Pianura Padana. Ma la morsa dell’afa, e l’emergenza siccità, ha interessato tutta l’Italia. Il record si è registrato ieri a Ferrara: complice l’elevata umidità, la temperatura effettiva era di 37 gradi ma quella percepita è stata di 49.