Il collasso della struttura a marzo causò la morte di due coniugi. I destinatari di avviso di garanzia sono 37 persone e 4 società. Si tratta di un atto necessario in vista di un accertamento irripetibile che si terrà sul luogo dell’incidente la notte del 29 maggio
Sono 41 gli indagati nel procedimento per il crollo del ponte 167 sulla A14 che lo scorso 9 marzo causò la morte di due coniugi. Si tratta di 37 persone fisiche e 4 società. Tra gli indagati ci sono anche 6 tra dirigenti e funzionari di Aspi-Autostrade. Tra loro Roberto Tomasi, condirettore generale Nuove Opere, e i responsabili di procedimento, gli ingegneri Giovanni Scotto Lavina e Guido Santini. Nell'elenco c'è anche Mauro Coletta, direttore dell'Istituto di vigilanza sulle concessioni autostradali. (LE IMMAGINI DALL'ALTO)
Chi sono gli altri indagati
Per Autostrade per l'Italia sono stati chiamati in causa anche il responsabile Gare, il responsabile Area lavori di lotto e il direttore di Tronco. Per la società in house Pavimental l'avviso ha riguardato l'amministratore delegato Franco Tolentino e altri 12 collaboratori. Sette sono gli indagati della società di progettazione dei lavori Spea Engeneering. Infine per la Delabech, la ditta che ha materialmente eseguito i lavori, sono stati chiamati in causa, oltre all'amministratore unico Riccardo Bernabò Silorata e al vice Vitantonio Sepe, altre 8 persone. (I PRECEDENTI DEI PONTI CROLLATI)
Avviso di garanzia come atto dovuto
Tutti gli indagati, comprese le società Autostrade per l'Italia, Pavimental, Delabech e Spea Engeneering, sono stati raggiunti dall'avviso di atto irripetibile, che è un atto di garanzia, per le accuse, a vario titolo, di disastro colposo, cooperazione in omicidio colposo, lesioni colpose e violazione delle norme sulla sicurezza. Nel procedimento, le parti offese sono i figli delle due vittime e i tre operai della Delabech rimasti lievemente feriti nel crollo del ponte. (LE IMMAGINI DEL PONTE CROLLATO)
Sopralluogo per l’accertamento irripetibile
La notifica degli avvisi di garanzia è stata seguita dal un sopralluogo in autostrada con il contestuale restringimento delle carreggiate a una corsia. Hanno presenziato i consulenti del pm, i difensori degli indagati e i loro periti di parte. I veri e propri accertamenti tecnici verranno però completati con un accertamento irripetibile che verrà eseguito nella notte tra il 29 e 30 maggio, con la chiusura alternata delle carreggiate, in modo da limitare i disagi per la circolazione. (LE IMMAGINI DALL'ALTO)