Istat: italiane più istruite, ma solo il 12,2% dei top manager è donna

Cronaca

Secondo i dati dell’Annuario statistico, la presenza femminile nei vertici aziendali è ancora molto bassa. Pochi gli under 40 al comando. Le donne sono più istruite degli uomini ma il gender gap nei tassi di occupazione le vede sfavorite di 18,4 punti percentuali

Nelle grandi imprese italiane solo il 12,2% dei top manager è donna. Il dato è emerso dall’Annuario statistico Istat. La presenza femminile è maggiore nelle imprese familiari, dove le donne appartenenti alla famiglia proprietaria vengono inserite più facilmente nel Cda e nel top management. Nel middle management le donne arrivano al 23,1%, indicatore del fatto che salendo nella scala gerarchica aumenta lo svantaggio delle donne. Le maggiori incidenze di top manager donne sono diffuse nelle cooperative attive nei comparti dei servizi alla persona, delle pulizie, e dell'assistenza familiare e sanitaria. (IL RAPPORTO ISTAT COMPLETO)

Pochi i giovani al vertice delle aziende

L’Istat ha svolto un’indagine su tremila grandi imprese, contenuta nel Rapporto 2017. In metà delle aziende osservate i top manager hanno un'età media tra 41 e 50 anni e in 4 imprese su 10 hanno tra 51 e 60 anni. Quelle con top manager più giovani (40 anni o meno) sono solo il 3,7% del totale, mentre nel 6,5% delle imprese i top manager superano i 60 anni. Poco meno di tre quarti dei vertici aziendali sono persone laureate.

Donne più istruite ma meno occupate

Le famiglie di impiegati vedono come persona di riferimento, principale percettore di reddito, una donna in 7 casi su 10. Nonostante la "superiorità di genere" delle donne quanto a livello di istruzione, si legge nel Rapporto annuale dell’Istat, nel 2016 il gap nei tassi di occupazione è ancora forte: 18,4 punti percentuali a sfavore delle donne. La quota di donne che lavorano è più alta nelle famiglie di impiegati, in quelle della classe dirigente e dei giovani blue collar. Il tasso di occupazione femminile passa dal 29,8 con al massimo la licenza media al 73,3% delle laureate. (IL RAPPORTO ISTAT COMPLETO)

Parità di genere lontana

Guardando la distribuzione del lavoro, sia retribuito sia familiare, fra i componenti delle coppie, prosegue l’Istat, la parità di genere è ancora molto lontana nelle famiglie a basso reddito con stranieri e famiglie tradizionali della provincia. Lo squilibrio maggiore per quanto riguarda i carichi lavorativi si registra nel gruppo degli operai in pensione.

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