Processo Fede, Berlusconi: prestito a Lele Mora mio atto di generosità

Cronaca
Silvio Berlusconi al palazzo di Giustizia di Milano (Ansa)
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L'agente dei vip avrebbe ricevuto dall'ex premier un prestito da 2,75 milioni di euro, ma parte dei soldi sarebbero andati all'ex direttore del Tg4, che avrebbe fatto da intermediario e che è accusato di concorso in bancarotta fraudolenta per il crac dell'agenzia

Il prestito di circa 2,8 milioni di euro a Lele Mora, del 2010, “è stato un mio atto di generosità”. Lo ha spiegato Silvio Berlusconi testimoniando nel processo milanese per concorso in bancarotta a carico di Emilio Fede. L’ex direttore del Tg4, secondo l'accusa, avrebbe trattenuto oltre un milione di euro dei soldi che dovevano servire a salvare la società di Mora. Poi di quel prestito, concesso per lo stato di "difficoltà delle aziende” dell'ex agente dei vip, "ritenni”, ha aggiunto Berlusconi, “di non interessarmene più”. 

 

La deposizione di Berlusconi - In una breve deposizione, di circa 15 minuti, Berlusconi ha ricordato che fu Emilio Fede, durante una cena a cui era presente anche Mora, a chiedergli il prestito per l'ex talent scout. Dopodiché, le somme di denaro vennero date a Mora in tre tranches, tutte effettuate nel 2010. All'ex premier, in aula, è stato anche chiesto quando era venuto a conoscenza che parte dei soldi prestati a Lele Mora erano stati presi da Fede. “Non so se dai giornali o se qualcuno me ne ha parlato”, ha spiegato il leader di Forza Italia, “ma si diceva in azienda anche che Mora aveva restituito a Fede parte di un prestito che quest’ultimo gli aveva concesso”. Berlusconi ha anche sottolineato di non aver avuto più nessuna discussione sull’argomento con l’ex direttore del Tg4 e nemmeno con l’agente vip anche se quest’ultimo, “a volte”, l’avrebbe cercato. "Io ho preferito non rispondere, su suggerimento dei miei avvocati", ha affermato l'ex premier, dato che in quel periodo esplodeva anche il caso Ruby che avrebbe fatto finire a processo sia Fede che Mora.

 

Mora: "Fede aveva parlato con Silvio per chiedergli quel prestito per me" - A testimoniare è stato chiamato anche Lele Mora che ha già patteggiato un anno e sei mesi e che ha confermato quanto messo a verbale nel luglio del 2011. Una parte dei 2,75 milioni di euro che Silvio Berlusconi nel 2010 prestò a Lele Mora per aiutarlo, dato che era sull’orlo del crac finanziario, lui li diede a Emilio Fede. “Lui aveva parlato con Silvio”, ha ricordato Mora in aula, “per chiedere quel prestito per me e poi mi aveva chiesto di dargliene una parte, dicendomi anche: tanto Silvio è generoso, vedrai che te ne darà altri”. Mora, rispondendo alle domande del pm Eugenio Fusco, ha anche ricordato come l’idea del prestito fosse stata proprio di Fede. “Io non avevo mai chiesto niente a Silvio in tanti anni di amicizia”, ha detto l’agente dei vip, “l’unica cosa che gli chiedevo ogni tanto era di far lavorare qualche mia artista a Mediaset”. Mora ha definito Berlusconi come "un uomo generoso", un amico che ancora oggi reputa tale "anche se sono passati sette anni e non l'ho più visto".

 

I soldi ricevuto in contanti e su conti esteri e italiani - Secondo l’accusa Fede avrebbe ricevuto da Mora, in contanti e presso gli studi Rti di Segrate, 450 mila euro. Altri 500 mila euro sarebbero poi stati versati dall’agente dei vip su un conto dell’ex direttore del Tg4 a Lugano, mentre un’altra parte - del valore di 160 mila euro - sarebbe stata spostata sui conti italiani di Fede. 

 

 

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