Dj Fabo è morto in Svizzera: "Via da un inferno di dolore"

Cronaca

Fabiano Antoniani, 40 anni e da tre anni cieco e tetraplegico a causa di un'incidente, ha ottenuto il suicidio assistito in una clinica all'estero. Ad accompagnarlo Marco Cappato, che dice: "Andrò ad autodenunciarmi". Rischia fino a 12 anni di carcere, spiega Filomena Gallo dell'Associazione Luca Coscioni

Dj Fabo è morto, come come aveva deciso. E' morto in una clinica in Svizzera. Nell'ultimo viaggio Fabiano Antoniani, 40 anni compiuti il 9 febbraio scorso, da tre anni cieco e tetraplegico a causa di un'incidente, è stato accompagnato da Marco Cappato, dell'Associazione Luca Coscioni, che ora rischia 12 anni di carcere. 

 

Fabo: muoio lontano senza l'aiuto dello Stato - E' lo stesso Dj Fabo, nel suo addio su Twitter, a descrivere con parole secche la situazione: "Sono finalmente arrivato in Svizzera, e ci sono arrivato purtroppo con le mie forze e non con l'aiuto dello Stato. Volevo ringraziare una persona che ha potuto sollevarmi da questo inferno di dolore, di dolore, di dolore. Questa persona si chiama Marco Cappato e la ringrazierò fino alla morte". Il suicidio assistito gli è stato amministrato in una clinica, dopo una visita medica e psicologica che è servita a confermare la sua volontà di morire.

 

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">L&#39;attenzione e la possibilità di scelta che sognava in Italia, Fabo l&#39;ha trovata in Svizzera. <a href="https://twitter.com/hashtag/FaboLibero?src=hash">#FaboLibero</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/LiberiFinoAllaFine?src=hash">#LiberiFinoAllaFine</a> <a href="https://t.co/n2GTlwD08i">pic.twitter.com/n2GTlwD08i</a>&mdash; LiberiFinoAllaFine (@EutanaSiaLegale) <a href="https://twitter.com/EutanaSiaLegale/status/836126596717215744">27 febbraio 2017</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

 

E' morto alle 11.40 - Si è spento alle 11.40, come ha comunicato Cappato, che ha sottolineato, sempre su Twitter:  "Ha scelto di andarsene rispettando le regole di un Paese che non è il suo". In Italia, dove una legge sul fine vita non c'è e il testo arranca in Parlamento, la morte di Fabo, come in tanti altri casi prima del suo, è diventata oggetto di una polemica fatta di accuse reciproche tra i sostenitori e gli avversatori dell'eutanasia. 

 

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">Fabo è morto alle 11.40. Ha scelto di andarsene rispettando le regole di un Paese che non è il suo.</p>&mdash; Marco Cappato (@marcocappato) <a href="https://twitter.com/marcocappato/status/836165351369031680">27 febbraio 2017</a></blockquote>

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"Ha morso un pulsante per morire" - Dj Fabo, ha raccontato Marco Cappato, "ha morso un pulsante per attivare l'immissione del farmaco letale: era molto in ansia perché temeva, non vedendo il pulsante essendo cieco, di non riuscirci". Ha poi salutato i tre amici che lo hanno accompagnato in Svizzera rivolgendo loro un'ultima richiesta: "Non prendetemi per scemo ma devo chiedervi un favore: mettete sempre le cinture. Non potete farmi un favore più grande".

 

Cappato "rischia il carcere" -  "Al mio rientro in Italia, nella giornata di domani, andrò ad autodenunciarmi, dando conto dei miei atti e assumendomene tutte le responsabilità" ha fatto sapere Cappato. Per aver accompagnato Dj Fabo in Svizzera, "rischia fino a 12 anni di carcere", secondo quanto ha affermato a Sky TG24 Filomena Gallo, segretario dell'associazione Luca Coscioni. Gallo ha sottolineato come molti malati siano "costretti ad emigrare per ottenere l'eutanasia e ciò è discriminatorio anche per i costi che richiede, fino a 10mila euro". 

 

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Cappato: "Fabo è libero, ha perso la politica"
- Lo stesso Cappato e Filomena Gallo in una nota affermano che "Fabo è libero, la politica ha perso". "L'esilio della morte è una condanna incivile - continuano -. Compito dello Stato è assistere i cittadini, non costringerli a rifugiarsi in soluzioni illegali per affrontare una disperazione data dall'impossibilità di decidere della propria vita morte. Chiediamo che il Parlamento affronti la questione del fine vita per ridurre le conseguenze devastanti che questo vuoto normativo ha sulla pelle della gente".

 

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