Secondo la Mezzaluna Rossa il mare potrebbe restituire altre vittime. Il pontefice, nel suo intervento al Forum su migrazioni e pace, invita alla cooperazione e a combattere "l'indole del rifiuto"
"I corpi di 74 migranti clandestini", tra cui anche quelli "di tre donne", sono stati trovati sulla costa occidentale libica tra lunedì e martedì. Secondo quanto riferito dal portavoce della Mezzaluna Rossa libica, Mohamed Misrati, il ritrovamento è avvenuto "nella zona di Al Harsha a Zawiya”. Misrati ha anche detto di non escludere che il mare possa restituire altri corpi, perché l’imbarcazione che è stata ritrovata poteva portare tra le 100 e le 120 persone.
Il ritrovamento dei corpi a Ovest di Tripoli - Secondo il portavoce, le vittime sarebbero di diverse nazionalità africane. I corpi sono stati trovati sulla costa Ovest in una località a una cinquantina di chilometri da Tripoli. I primi avvistamenti sono stati registrati da alcuni abitanti della zona. Successivamente, il commissariato ha avvertito la Mezzaluna Rossa perché intervenisse.
L’appello del Papa:”Aprire canali umanitari accessibili e sicuri” - Sul tema dei migranti è intervenuto anche il Papa che, dal Forum su migrazioni e pace di Roma, ha lanciato un appello perché vengano aperti “canali umanitari accessibili e sicuri” per chi fugge da guerre e persecuzioni e per chi diventa vittima di “organizzazioni criminali senza scrupoli”. Papa Francesco ha anche sottolineato come si debba combattere “l’indole del rifiuto” verso i migranti, con un’accoglienza responsabile che cominci “dalla loro prima sistemazione in spazi adeguati e decorosi”. Per questo motivo, il pontefice ha ribadito l’importanza di proteggere chi ne ha bisogno con “leggi, programmi e sforzi” congiunti, sia a livello nazionale che internazionale. L'attenzione di Bergoglio si concentra soprattutto sui più piccoli a cui vanno garantite "protezione, integrazione e soluzioni durature".
La critica del pontefice ai grandi assembramenti - Le esperienze dei grandi assembramenti, per Papa Francesco, non hanno dato “risultati positivi” e, anzi, hanno generato “nuove situazioni di vulnerabilità e disagio”. A queste soluzioni, il pontefice ha ribadito di preferire “i programmi di accoglienza diffusa” e le politiche che favoriscono i ricongiungimenti famigliari fra migranti.