Le zone rosse, delimitate perché a rischio crolli, salgono a 294. Sky TG24 a Visso: VIDEO
Prosegue lo sciame sismico nel Centro Italia e l’ultima intensa scossa, di magnitudo 3.6, fa tremare ancora una volta la zona di Macerata SPECIALE - MAPPA - FOTO - VIDEO. Ma a preoccupare la popolazione ora è capire come affrontare l’inverno, sapere quando poter tornare nelle proprie case e aprire le proprie attività. Nel frattempo salgono a quasi 25mila, 24.978 per la precisione, le persone assistite nelle Marche dopo il terremoto. Di queste, si legge nel report della Regione, 11.942 sono assistite in loco (palestre, capannoni, palazzetti), 5.359 in autonoma sistemazione e 7.602 in albergo.
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="in" dir="ltr"><a href="https://twitter.com/hashtag/terremoto?src=hash">#terremoto</a> ML:3.6 2016-11-10 13:50:59 UTC Lat=42.89 Lon=13.13 Prof=9Km Zona=Macerata. <a href="https://t.co/co8uaOP1cZ">https://t.co/co8uaOP1cZ</a>— INGVterremoti (@INGVterremoti) <a href="https://twitter.com/INGVterremoti/status/796714540322975744">10 novembre 2016</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
Le zone rosse – Sono in tutto 122 i Comuni marchigiani coinvolti: 54 della provincia di Macerata, 26 della provincia di Fermo, 28 in quella di Ascoli Piceno e 14 in quella di Ancona. Le zone rosse delimitate perché a rischio crolli salgono invece a 294. Di queste, 162 sono nella provincia di Macerata, 20 in quella di Fermo, 104 ad Ascoli Piceno e 8 ad Ancona. Castelluccio di Norcia, un borgo fantasma: VIDEO
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Scuole e agibilità – Sono stati infine conclusi i sopralluoghi di verifica nelle scuole; sono 66 gli edifici scolastici inagibili (classificati C-D-E): 37 sono in provincia di Macerata; 8 a Fermo; 16 ad Ascoli Piceno; 5 ad Ancona. Le attività produttive dichiarate inagibili aumentano a 970, di cui 883 nel maceratese, 24 nel fermano, 59 nell'ascolano e 4 nell'anconetano. Le stalle inagibili sono 195, 153 nella provincia di Macerata, 8 in quella di Fermo e 34 nel Piceno.
La denuncia di Coldiretti - Ed è allarme speculazioni sui prodotti agroalimentari delle zone terremotate con proposte di acquisto di formaggi e altre tipicità a prezzi più che dimezzati rispetto al normale da parte di sciacalli con la scusa di "voler aiutare". Lo denuncia la Coldiretti in occasione della consegna di una casetta di legno ad una famiglia terremotata a Cessapalombo (Macerata) da parte di Giorgio Caprari, agricoltore della Coldiretti di Rolo (Reggio Emilia), uno dei paesi epicentro delle scosse che devastarono quattro anni fa il territorio emiliano.
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr"><a href="https://twitter.com/hashtag/terremoto?src=hash">#terremoto</a>, <a href="https://twitter.com/hashtag/Coldiretti?src=hash">#Coldiretti</a>: sciacalli speculano su prodotti terremotati con proposte di acquisto a prezzi più che dimezzati rispetto al normale <a href="https://t.co/A4wnWQ9ofI">pic.twitter.com/A4wnWQ9ofI</a></p>— Coldiretti (@coldiretti) <a href="https://twitter.com/coldiretti/status/796638439437430784">10 novembre 2016</a></blockquote>
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