Terremoto, procura di Spoleto apre un'inchiesta per disastro colposo

Cronaca

Ancora scosse: la più forte di magnitudo 3.5. Venerdì il decreto del governo per la ricostruzione. Mattarella visita Norcia e Camerino

La procura di Spoleto, competente per territorio, ha deciso di aprire una sorta di indagine conoscivita sui crolli legati ai terremoti del 26 e del 30 ottobre (FOTO - VIDEO -  SPECIALE) nelle zone della Valnerina. Nel fascicolo, per ora a carico di ignoti, il reato ipotizzato è il disastro colposo. 


Disastro colposo - Gli accertamenti, avviati già da qualche tempo, vengono condotti per verificare se ci possano essere state eventuali responsabilità per i crolli che hanno interessato edifici pubblici e privati in vari centri. L'attenzione è concentrata sulle pratiche di finanziamento per gli interventi relativi ai precedenti terremoti. In particolare per i lavori di ristrutturazione su edifici pubblici e privati. Intanto,  dopo la visita di ieri a Preci, Renzi ribadisce che "venerdì il Consiglio dei Ministri approverà un altro Decreto Legge" sul terremoto "che snellirà ulteriormente i tempi, le procedure, la burocrazia. I soldi ci sono, la volontà anche. Ricostruiremo tutto. A cominciare dalla Chiesa di San Benedetto, patrono d'Europa". 

Ancora scosse - La sequenza sismica, però, continua senza sosta. Secondo i dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), dal 24 agosto scorso ci sono state circa 21.600. Alle ore 11 di oggi, 2 novembre, sono circa 615 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4 e 40 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5. Sono 5 quelli di magnitudo maggiore o uguale a 5, localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell'Ingv. 


Colpita area di 600 chilometri quadrati - Secondo i dati raccolti dal satellite Sentinel 1 ed elaborati dall'Ingv l'area deformata dal terremoto sarebbe di 600 chilometri quadrati, con una zona di 130 chilometri quadrati nella quale il terreno si sarebbe abbassato fino a 70 centimetri.

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