Quasi 3 milioni di nuovi poveri negli ultimi sette anni, in particolare al Centro-Nord. E al Sud i connazionali che si rivolgono ai centri d'ascolto superano gli stranieri. L'organismo pastorale Cei: "Bene Renzi, ma serve fare di più"
La povertà in Italia è da sette anni in aumento esponenziale: "Si è passati da 1,8 milioni di persone povere nel 2007, il 3,1% del totale, a 4,6 milioni del 2015, il 7,6%". Lo rileva il Rapporto 2016 di Caritas Italiana sulle politiche di contrasto alla povertà. La povertà assoluta riguarda soprattutto il sud-Italia, le famiglie con anziani, i nuclei con almeno 3 figli minori e quelli senza componenti occupati. Ma è anche notevolmente cresciuta in altri, prima ritenuti meno vulnerabili: il centro- nord, le famiglie giovani, i nuclei con 1 o 2 figli minori e quelli con componenti occupati.
"Governo deve fare di più" - "L'attuale Esecutivo ha avuto l'indubbio merito di 'scardinare' lo storico interesse della politica italiana nei confronti della povertà" dice la Caritas, ma "il nostro Paese continua ad essere privo di una misura universalistica contro la povertà assoluta".
44 anni l'età media di chi si rivolge alla Caritas - Per la prima volta risulta esserci una sostanziale parità di presenze tra uomini (49,9%) e donne (50,1%), a fronte di una lunga e consolidata prevalenza del genere femminile. L'eta media delle persone che si sono rivolte ai Centri Caritas è 44 anni. Tra i beneficiari dell'ascolto e dell'accompagnamento prevalgono le persone coniugate (47,8%), seguite dai celibi o nubili (26,9%). Il titolo di studio più diffuso è la licenza media inferiore (41,4%); a seguire, la licenza elementare (16,8%) e la licenza di scuola media superiore (16,5%). I disoccupati e inoccupati insieme rappresentano il 60,8% del totale.
Al Sud italiani più poveri degli stranieri - Sono 7.770 i profughi e richiedenti asilo che si sono rivolti ai Centri di ascolto della Caritas nel corso del 2015. Si tratta per lo più di uomini (92,4%), con un'età compresa tra i 18 e i 34 anni (79,2%), provenienti da Stati africani e dell'Asia centro-meridionale e al 9 marzo 2016, le accoglienza attivate in 164 diocesi sono circa 20mila. Ma, se sono soprattutto gli stranieri a chiedere aiuto ai Centri di Ascolto della Caritas, per la prima volta, nel 2015, al Sud la percentuale degli italiani ha superato di gran lunga quella degli immigrati. Se a livello nazionale infatti il peso degli stranieri continua a essere maggioritario (57,2%), nel Mezzogiorno gli italiani hanno fatto il 'sorpasso' e sono al 66,6%.