Fedez e Iovino si accordano: "Il personal trainer non sporgerà querela"

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Lo precisano fonti legali. Intanto, come ricostruito dal "Corriere della Sera", i testimoni hanno indicato cinque nomi presenti al presunto pestaggio: "Oltre all'artista, c'erano il suo bodyguard Rosiello e altre due persone". Intanto si cerca un taxi che potrebbe dare una svolta alla vicenda

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Fedez e Cristiano Iovino hanno raggiunto un accordo transattivo in base al quale, tra l'altro, il personal trainer rinuncerà, da quanto si è appreso, ad eventuali azioni penali nei confronti del rapper. Lo confermano fonti legali sul caso della presunta aggressione avvenuta nella notte tra il 21 e il 22 aprile scorso in via Traiano, a Milano.

Le accuse a Fedez

Dopo il presunto pestaggio ai danni del personal trainer romano da parte di un gruppo uomini - al quale secondo i testimoni, sarebbe stato "presente lo stesso Fedez", indagato dalla procura di Milano per rissa, lesioni e percosse in concorso - Iovino aveva rifiutato il trasporto in ospedale e non aveva denunciat. Era emerso che poco prima del presunto pestaggio, tra l'altro, c'era stata una lite in una discoteca tra Fedez e Iovino. Se Iovino non presenterà querela entro la fine di luglio - e a questo punto con la transazione siglata non dovrebbe farlo - le accuse di lesioni e percosse cadranno automaticamente in quanto non perseguibili d'ufficio. Potrebbe rimanere in piedi solo quella di rissa.

Le persone riconosciute dai vigilantes

Intanto, secondo il Corriere della Sera, i vigilantes delle residenze "Parco della Vittoria" di CityLife avrebbero fatto i nomi di cinque persone "presenti" alla rissa partendo dall'album fotografico che è stato loro mostrato dagli investigatori. Si tratterebbe, secondo la loro testimonianza, dello stesso personal trainer, del rapper, del suo bodyguard - e ultrà del Milan - Christian Rosiello e di altri due amici. Come spiega il quotidiano, le telecamere di sorveglianza "hanno ripreso" la presunta aggressione.

Il verbale dei vigilantes

L'indagine è al momento aperta per rissa, lesioni e percosse, che sarebbero avvenute lo scorso 22 aprile in via Traiano a Milano. Le parole dei vigilantes e il filmato agli atti, scrive il Corriere, farebbero "ritenere alla procura che Fedez abbia partecipato al pestaggio". Cosa che il rapper nega seccamente. "Era lui senza dubbio, era l'unico volto già conosciuto", hanno messo a verbale i vigilantes riferendosi all'artista.

Spunta un taxi

I magistrati stanno attendendo la fine dell'analisi della polizia scientifica sui filmati agli atti per avere un quadro completo. Da sentire, inoltre, alcuni testimoni. E si cerca poi un taxi, che nel video si vede apparire in via Traiano mentre viene bloccato per pochi secondi dal van nero dal quale sarebbero scesi Fedez e gli accompagnatori. Gli investigatori sperano che l'auto bianca sia dotata di dashcam frontale.

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I motivi della rissa

Restano da capire i motivi del litigio tra Fedez e Iovino, che poi sarebbe sfociato nella rissa. Per la procura, i motivi del primo scontro non sarebbero legati a un "insulto" o a un commento poco gradito di Iovino a una modella 22enne che accompagnava Fedez. L'ipotesi della procura è che ci fossero tra i due "precedenti frizioni", ma ancora non è chiaro di che tipo.

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