Funerali, vescovo: uccidono opere dell’uomo, non i terremoti. VIDEO

Cronaca

“La ricostruzione non sia querelle politica” è l’appello lanciato durante l’omelia. Dolore e commozione alle esequie, che si sono svolte sotto la pioggia. Le vittime sono 292

Il terremoto non uccide. Uccidono le opere dell'uomo!": il vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili, si rivolge così alle famiglie delle vittime del terremoto durante le esequie solenni. (SPECIALE - FOTO - VIDEO).

 

"Uccidono le opere del'uomo" - La tensostruttura di Amatrice, che ospita i funerali, è gremita di persone. C’è chi sta in piedi e chi, a causa del dolore, non riesce a reggersi sulle proprie gambe ed è costretto a stare seduto o è sorretto dai proprio cari. Tutto attorno ci sono fiori e palloncini bianchi, bianchi come le due bare delle vittime più piccole. Sono in tutto 28 i feretri posti sul sagrato improvvisato ad Amatrice a fronte di un bilancio ormai salito a 292. Molti parenti, infatti, oltre a quelli delle vittime marchigiane che hanno celebrato i funerali sabato scorso, hanno deciso di svolgere le celebrazioni in forma privata. 

 

La lettura dei nomi delle 292 vittime  - Ma il vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili, ha voluto iniziare il rito funebre leggendo i nomi delle 242 vittime della provincia di Rieti, che hanno perso la vita a causa della scossa di magnitudo 6.0 che il 24 agosto ha squassato il Centro italia. Nomi, ricorda il sindaco di Amatrice "che per noi significano, il fornaio, quello che faceva il miele, le compagne di classe delle mie figlie....".

 

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"La ricostruzione non sia querelle politica" - Il vescovo ha poi rivolto un appello, forte, in difesa delle popolazioni del rietino: “La ricostruzione – ha detto  - non sia una querelle  politica o sciacallaggio, ma faccia rivivere la bellezza di cui siamo  custodi". L'invito di Pompili, poi, è stato  a non abbandonare queste terre perché "disertare questi luoghi sarebbe ucciderli una seconda volta".

 

 

L'omaggio delle autorià - A rendere omaggio alle vittime, anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ("Siamo con voi" ha detto ai parenti delle vittime), e quello del Consiglio, Matteo Renzi ("Faremo di tutto per controllare che non ci siano speculatori sulla ricostruzione" ha detto a una signora cercando di rassicurarla).

 

 

 

Sotto la pioggia battente -  La rabbia di ieri - esplosa quando erano stati annunciati i funerali a Rieti - oggi ha infine lasciato spazio al dolore e alla commozione che hanno accompagnato tutta la celebrazione che si è svolta sotto la pioggia battente. Ad affliggersi sulle famiglie della vittime, infatti, c'è stato anche il maltempo. E tante, purtroppo, sono le persone che non sono riuscite a ripararsi all'interno della tensostruttura e hanno assistito ai funerali fuori.

 

Le foto dei funerali

 

 

 

Procura sequestra la scuola di Amatrice – Intanto sul fronte giudiziario sono iniziati i sequestri di molti edifici crollati, nell'ambito dell'inchiesta aperta dalla procura di Rieti. Tra gli stabili a cui saranno posti i sigilli anche la scuola Capranica di Amatrice.

 

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