Il presidente dell'Anm, ospite dell'Intervista di Maria Latella, spiega che "la criminalità dei colletti bianchi provoca un numero di vittime e di danni più elevato della cosiddetta microcriminalità"
Ospite a 'L'intervista' di Maria Latella su Sky Tg24, Piercamillo Davigo, presidente dell'Anm, affronta il tema di quegli istituti di credito (Popolare di Vicenza, in 'primis') che hanno gettato sul lastrico migliaia di risparmiatori. "E' comprensibile la rabbia di queste famiglie", ha detto Davigo secondo il quale "la criminalità dei colletti bianchi provoca un numero di vittime e di danni molto più elevato rispetto alla cosiddetta criminalità predatoria da strada. Nel processo per aggiotaggio Parmalat, ci sono 45mila parti civili: per provocare lo stesso numero di soggetti danneggiati, a uno scippatore servirebbero almeno diecimila giorni per colpire 45mila, come quelli di Parmalat. Il problema è che in Italia rubano anche i ricchi".
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Davigo: "Difficile intervenire in caso di insolvenza bancaria" - "Non è vero che tutte le indagini sulle banche sono sempre finite nel nulla - ha spiegato il magistrato - Quelle sul Banco Ambrosiano, a suo tempo, ha portato a condanne rilevanti, e lo stesso è sucesso per le inchieste sull'ex Governatore della Banca d'Italia e su varie scalate. Il problema è che di fronte a situazioni di insolvenza di un istituto di credito non sempre questo stato viene dichiarato ed è difficile procedere, e poi è difficile distinguere tra chi è uno speculatore e si è scottato le dita comprando titoli che si sono poi rivelati non paganti e chi è stato ingannato da un funzionario di banca".
L'intervista integrale:
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