La struttura era già stata sottoposta a indagine nel 2015 dopo una morte e un suicidio ritenuti sospetti. Gli ospiti venivano picchiati e sedati con dosi eccessive di farmaci
Schiaffi, calci, farmaci in dosi eccessive per sedare gli anziani. Sono sei le persone ritenute responsabili di maltrattamenti e abusi sugli ospiti, molti dei quali affetti da handicap o gravemente malati, ricoverati nella casa di riposo “L’accoglienza” di Nuoro.
I maltrattamenti - Le indagini sono durate due mesi, il tempo necessario per raccogliere le prove, la maggior parte tramite intercettazioni ambientali con telecamere nascoste (SOPRA IL VIDEO DELLA POLIZIA). Dalle registrazioni si è accertato come gli operatori socio-sanitari picchiassero con calci e schiaffi gli anziani, che a volte venivano anche legati e chiusi nelle stanze. Spesso non venivano lavati e le dosi dei medicinali venivano duplicate o triplicate per ottenere un maggiore effetto sedativo.
La struttura già coinvolta in un’indagine - La direttrice, Rosanna Serra, 55 anni, è agli arresti domiciliari ed era già stata coinvolta in un'indagine sulla stessa struttura, sottoposta a sequestro preventivo l’8 giugno 2015 prima di cambiare nome da "Residenza famiglia" a “L’accoglienza”. L’indagine era partita dal caso della morte sospetta di un anziano e il suicidio di una paziente che si era lanciata dal quarto piano. Ora invece la Procura contesta alla Serra maltrattamenti continuati e aggravati da lesioni gravi, oltre a violenza e minaccia nei confronti dei dipendenti della struttura perché rendessero agli inquirenti dichiarazioni a lei favorevoli.
Arrestati cinque operatori sanitari - La Squadra Mobile di Nuoro ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare anche nei confronti di cinque operatori sanitari. Sono stati portati in carcere Gianluca Porcu, 38 anni, e Ignazio Poggiu, 55 anni, mentre l'obbligo di dimora è scattato per Maria Laura Cadau, 46 anni, Luciano Mulas, infermiere 39enne e Genci Nikaj, 46 anni. Sono state effettuate anche decine di perquisizioni domiciliari.