Siccità in Sicilia, a rischio il 95% della produzione di miele

Cronaca
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“Un crollo che potrebbe infierire il colpo di grazia a un comparto sfiancato dalle ultime due annate, durante le quali abbiamo già registrato pesanti ammanchi. Ma mai come questo”. Lo dichiara Sebastiano Di Prima, apicoltore e presidente Coldiretti di Zafferana Etnea

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Resta drammatica la situazione in Sicilia a causa della siccità. Gli allevatori non riescono più a garantire l'alimentazione delle mucche e delle pecore, con mangiatoie e abbeveratoi vuoti. Dopo i danni alla raccolta delle arance, la siccità sta devastando anche il grano, con cali in alcune zone che arrivano al 70%. Ma non solo, a rischio è anche la produzione di miele, che potrebbe arrivare a una diminuzione del 95%.

Perdite fino al 95%

“In molte zone dell’Isola sono previste perdite di prodotto fino al 95%: un crollo che potrebbe infierire il colpo di grazia a un comparto sfiancato dalle ultime due annate, durante le quali abbiamo già registrato pesanti ammanchi. Ma mai come questo”. Lo dichiara Sebastiano Di Prima, apicoltore e presidente Coldiretti di Zafferana Etnea, come riporta il Giornale di Sicilia. “Dopo una stagione andata malissimo, tra penuria di precipitazioni e temperature anomale, con sbalzi fra caldo e freddo nel giro di pochi giorni: condizioni che hanno impedito ai fiori d’arancio di sviluppare nettare a sufficienza per sfamare i nostri insetti, sfiniti per la lunga e vana ricerca di cibo e per le rapide oscillazioni della colonnina di mercurio, a volte fino a morire. Per non parlare della sulla, che in certi territori non è neanche fiorita, rendendo inutile lo spostamento delle arnie lì dove la pianta è più diffusa, cioè nella parte centrale dell’Isola”.

Situazione drammatica

Centinaia di allevamenti che non riescono più a sfamare i propri animali per la mancanza di acqua e foraggio bruciato dalla siccità, con il serio rischio di vederli morire. È ormai drammatica- denuncia Coldiretti- la situazione nelle campagne della Sicilia dove è arrivato il primo carico del milione e mezzo di chili di fieno donati da Coldiretti, Consorzi Agrari d'Italia, Bonifiche Ferraresi, Associazione italiana allevatori e Fedama - Federazione delle Associazioni Nazionali di Razza per dare un aiuto alle stalle dell'isola, letteralmente in ginocchio a causa della siccità. Il foraggio- sottolinea l'organizzazione agricola- viene trasportato e distribuito nelle aziende più in difficoltà ma è solo un aiuto parziale che non potrà da solo salvare mucche e pecore ormai allo stremo in tutta la regione, a partire dalle zone interne, ormai arse con campi di grano e pascoli completamente secchi a causa della perdurante mancanza di pioggia. “Coldiretti Sicilia è impegnata in questa fase a portare anche acqua nelle zone più in difficoltà. Le stime attuali parlano di un calo del 70% del raccolto, ma se la situazione dovesse perdurare c'è il concreto rischio di un vero e proprio azzeramento”. E gli allevatori- evidenzia l'organizzazione- sono costretti a comprare prodotto fuori regione a costi difficili da sostenere, considerata la grave crisi. La preoccupazione riguarda ormai tutti i comparti dell'agroalimentare siciliano, vittima di anni di incapacità ad investire su un sistema infrastrutturale capace di non far disperdere l'acqua e in grado di garantire alle aziende la sopravvivenza.

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