Rifiuti, arrestato per corruzione il sindaco di Brindisi

Cronaca

Ai domiciliari il primo cittadino Cosimo Consales nell'ambito di un'inchiesta sullo smaltimento della spazzatura. Era stato eletto nel 2012 con il centrosinistra ma si era autospeso dal Pd nel 2013 in seguito ad un'altra indagine. Misure cautelari anche per un imprenditore e un commercialista

Il sindaco di Brindisi Cosimo Consales, un imprenditore e un commercialista, sono stati arrestati dalla polizia nell'ambito di un'indagine relativa alla gestione dei rifiuti. Nei confronti del primo cittadino e del commercialista sono stati disposti gli arresti domiciliari mentre per l'imprenditore il Gip ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. I tre sono accusati, in concorso, di abuso d'ufficio, corruzione, concussione e truffa.

Prefetto sospende Consales - Il prefetto di Brindisi, Annunziato Varde', ha accertato "la sussistenza della causa di sospensione di diritto" del sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, notificando il provvedimento al consiglio comunale. E' detto in una nota della prefettura. Per la durata della sospensione Consales "sarà sostituito nelle sue funzioni dall'assessore anziano".

Consales era stato eletto a maggio del 2012 con il centrosinistra ma a novembre del 2013 si è autosospeso dal Pd in seguito ad un'indagine sull'affidamento del servizio di comunicazione istituzionale e della rassegna stampa.



Arrestati anche un commercialista e un imprenditore - Oltre al sindaco, ai domiciliari è finito il commercialista Massimo Vergara mentre l'imprenditore Luca Screti è stato portato in carcere dagli agenti della Digos. Quest'ultimo è amministratore della 'Nubile srl', l'azienda incaricata dal comune di Brindisi per il trattamento, biostabilizzazione e produzione di Cdr e Css dai rifiuti urbani. La polizia sta eseguendo una serie di perquisizioni finalizzate all'acquisizione di documentazione utile all'indagine e ha sequestrato l'impianto per la produzione di Cdr e Css nella zona industriale di Brindisi.

Inchiesta nata da un'indagine precedente - L'indagine che ha portato all'arresto di Consales nasce come costola di una precedente inchiesta. Il primo cittadino è, infatti, già sotto processo per concussione e abuso d'ufficio, a causa di presunti illeciti commessi per il pagamento di un debito da 315.000 euro con Equitalia. Proprio il fatto che quel debito fosse stato saldato in maniera anomala, e tramite provviste di denaro non tracciate, ha indotto gli inquirenti a scavare ulteriormente nei conti di Consales. I problemi legati allo smaltimento e alla raccolta differenziata sono stati al centro di numerosi esposti, sia di cittadini che di esponenti politici, nonché della ditta in precedenza affidataria del servizio e poi estromessa. Le attività della società Nubile che gestisce i rifiuti a Brindisi sono finite contestualmente al centro di un'altra inchiesta, condotta dai carabinieri del Noe e sfociata nel maggio scorso nel sequestro della discarica di Autigno, ritenuta insicura anche sulla base di una relazione dell'Arpa. In seguito al sequestro, l'appalto alla società Nubile - su sollecitazione della Regione - era stato revocato  e la gestione del servizio raccolta rifiuti era passata provvisoriamente all'Amiu Puglia in attesa di una nuova gara.


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