Salento, ragazzo muore dopo una serata in discoteca

Cronaca
Una discoteca all'aperto (immagine di archivio, Ansa)

Un 18enne è deceduto dopo aver passato la notte in un locale di Santa Cesarea, in provincia di Lecce. L’allarme è stato dato all'alba quando qualcuno ha segnalto la presenza di un giovane riverso a terra vicino all'ingresso. Gli amici: "Ha bevuto qualcosa e si è sentito male". Il gestore del locale a Sky TG24: "Ho capito subito che era grave"

Un giovane di 18 anni è morto dopo una serata trascorsa in discoteca nel Salento. L'allarme è stato dato alle sei e trenta del mattino quando qualcuno ha telefonato ai carabinieri segnalando la presenza di un ragazzo che si sentiva male davanti alla discoteca "Guendalina" a Santa Cesarea Terme, in provincia di Lecce.

 

Nei prossimi giorni l'autopsia - Sul posto sono arrivati i carabinieri e il personale del 118, che hanno tentato manovre di rianimazione per oltre un'ora, ma per il giovane non c'è stato nulla da fare. Gli amici e la fidanzata del giovane, secondo le prime ricostruzioni fatte dai carabinieri, hanno riferito che dopo aver bevuto da una bottiglia si è sentito male, è uscito dal locale e si è accasciato a terra. Nei prossimi giorni sarà effettuata l'autopsia, con i relativi esami tossicologici, per verificare se il giovane avesse assunto alcol o droghe oppure se il malore che lo ha condotto alla morte sia da attribuire a cause naturali.

Si tratta della seconda vittima in discoteca in pochi giorni dopo il decesso del 16enne a Rimini, morto dopo aver assunto ecstasy, e che ha portato alla chiusura per quattro mesi della discoteca Cocoricò.

 

Il gestore del locale a Sky TG24: "Ho capito subito che era grave" 

 

 

Sindaco Gallipoli: "Colpa delle famiglie" - Fanno intanto discutere le parole del sindaco di Gallipoli, Francesco Errico, che su Twitter ha scritto: "Se le famiglie esercitassero un po' più  di controllo sui figli non morirebbe un 18enne la settimana in disco. Se non sai educare non procreare".
"La dichiarazione è di una tale mediocrità e volgarità, oltre che lesiva del dolore di coloro che piangono i loro figli, da non meritare alcuna risposta", ha commentato l'avvocato Roberto Bianchi, legale della famiglia di Lamberto Lucaccioni, il ragazzo morto dopo una serata a Cocoricò.

Il sindaco si è poi scusato, sempre su Twitter, per l'uscita infelice:

<blockquote class="twitter-tweet" lang="it"><p lang="it" dir="ltr">Se ho offeso la famiglia chiedo umilmente scusa.Il mio post voleva solo proteggere i ragazzi che hanno bisogno di aiuto per evitare la droga</p>&mdash; Francesco Errico (@WilfErrico) <a href="https://twitter.com/WilfErrico/status/630410717376684032">9 Agosto 2015</a></blockquote>
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