Puniti l’autore del post su Facebook e un collega che aveva messo un "like". Pansa: "Polizia è paladina della legalità, chi sbaglia viene sanzionato". Salvini però lo attacca. L'agente: "Io vittima sacrificale, mi tutelerò". Per Bubbico "deve vergognarsi"
Soddisfatti sia il capo della Polizia Pansa che il ministro dell'Interno Alfano, mentre critica la decisione il segretario della Lega Salvini: "Processare un 'mi piace' su Facebook è da quarto mondo. Mi ha stupito anche un capo della Polizia che parla dei suoi uomini come se fino a qualche anno fa fossero dei macellai. Probabilmente ha sbagliato mestiere".
Secondo Fabio Tortosa si tratta di "un provvedimento sproporzionato", "mi tutelerò".
Bubbico: "Tortosa dovrebbe vergognarsi" - "Quel poliziotto ha offeso il lavoro e il sacrificio di tanti suoi colleghi che muoiono adempiendo al proprio dovere. Chi ha detto quelle cose dovrebbe vergognarsi", ha commentato a Sky TG24 il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico.
Alfano: "Abbiamo fatto il giusto" - Per il capo della Polizia Pansa, "oggi i Reparti Mobili, la polizia, sono un'altra cosa, sono diversi. La polizia è paladina della legalità". "Se c'è qualcuno che sbaglia - dice - sbaglia lui e verrà sanzionato".
Immediato anche il commento del ministro dell’Interno Angelino Alfano, che su Twitter ha scritto: “Abbiamo fatto il giusto e lo abbiamo fatto presto”.
Tortosa sospeso dal servizio. Bene decisione #Polizia. Abbiamo fatto il giusto e lo abbiamo fatto presto.
— Angelino Alfano (@angealfa) 16 Aprile 2015
Tortosa: "Mi tutelerò" - "E' un provvedimento sproporzionato, visto che non si capisce quale potrebbe essere l'articolo del regolamento disciplinare che avrei violato - si difende l’agente Fabio Tortosa - Comunque ormai il danno è fatto, mi tutelerò nelle sedi legali". "L'unica cosa che potrebbero contestarmi - prosegue Tortosa - è il 'nocumento all'immagine della Polizia', ma la pena massima prevista è ben lontana dall'essere la sospensione dal servizio". "Sono una vittima sacrificale, quello che ho scritto su Facebook è sulle carte processuali da 14 anni: alla Diaz c'è stata tortura, ma non da noi del VII nucleo. Da parte di chi c'è stata? Con il senno di poi - conclude - non riscriverei quel post visto che stupidamente non avevo tenuto conto del fatto che per l'opinione pubblica avrebbe potuto avere un peso eccessivo".