Strage tribunale, oggi i funerali. Renzi: "Troppe armi"

Cronaca

Le esequie del giudice Ciampi e dell’avvocato Appiani si svolgeranno al Duomo di Milano. Atteso il presidente Mattarella. I familiari di Erba hanno scelto invece la forma privata. Ieri a Napoli gli avvocati hanno sfondato l’ingresso del Palazzo: 2 feriti

Si svolgeranno oggi, mercoledì 15 aprile, i funerali di Stato per le vittime della sparatoria avvenuta nel Tribunale di Milano il 9 aprile, in cui l'imprenditore Claudio Giardiello ha ucciso un giudice fallimentare, un avvocato e un coimputato e ferito altre tre persone prima di essere catturato (FOTO, VIDEO, LA CRONACA DELLA STRAGE). Lo ha reso noto con un comunicato il Consiglio dei ministri. Le esequie del giudice Fernando Ciampi e dell’avvocato Lorenzo Claris Appiani saranno celebrate nel Duomo di Milano alle 16 e il Comune ha indetto il lutto cittadino. Dovrebbe partecipare anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’addio a Giorgio Erba nel Duomo di Monza alle 10:45.

Renzi: fermare proliferazione armi - Intanto, il premier Matteo Renzi è tornato nella giornata di martedì a parlare della sparatoria in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico della scuola dei Servizi: "Quello che è accaduto al tribunale di Milano ci chiama ad un impegno contro la proliferazione delle armi e,  nella difesa delle strutture giudiziarie, ad immaginare un diverso modello di tutela per la giustizia e le istituzioni".



Concetti ribaditi poco dopo, all'inaugurazione del Salone del mobile: "Ho ringraziato, arrivando qui, i carabinieri che hanno disarmato il killer. La vera questione è come possibile che si possa bypassare i controlli, serve una riflessione sul fatto che in Italia è troppo facile prendere un'arma da fuoco e va immaginato un tavolo lavoro perché la difesa dei tribunali sia più sicura".



Al Palazzo di Giustizia la camera ardente - Renzi alla Camera ardente - Il premier ha quindi raggiunto il Palazzo di Giustizia dove, al terzo piano, è stata allestita la camera ardente per per il giudice Fernando Ciampi e per l'avvocato Lorenzo Claris Appiani. Dopo aver incontrato i parenti delle vittime Renzi si è raccolto in silenzio davanti alle bare. La camera ardente allestita al tribunale, dove sono riprese le normali attività,  resterà aperta anche domani dalle 9 alle 14. Non ci sarà invece nessuna camera ardente per l'altra vittima, Giorgio Erba, i cui familiari hanno scelto le esequie private. Ai suoi funerali parteciperanno, da quanto si è saputo, il presidente della corte d'appello Giovanni Canzio, il procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati e il presidente dell'Ordine degli avvocati Remo Danovi.

Pm Brescia sentono i primi testimoni - L'inchiesta della Procura di Brescia (che è competente in quanto l'eccidio ha visto vittima un magistrato milanese) per accertare quanto accaduto giovedì scorso in Tribunale a Milano ha già mosso i primi passi. E’ già stata raccolta tutta la documentazione riguardante la sicurezza nel Palazzo di Giustizia milanese: dai contratti stipulati con la società di vigilanza alle circolari interne tra i magistrati che hanno la responsabilità della sicurezza nella struttura. Sono anche già stati sentiti alcuni tra i responsabili delle società dei vigilantes. I reati ipotizzati sono a carico di Giardiello di omicidio plurimo premeditato, tentato omicidio e porto abusivo d'arma, mentre in relazione alle falle della sicurezza è presa in esame una rosa di ipotesi di reato, tra cui l'omissione d'atti d'ufficio, al momento ancora contro ignoti.

Giudice Ciampi ucciso senza rendersi conto - Nel frattempo, secondo quanto si legge nell'ordinanza con cui di dispone il carcere per Giardiello, emerge che il giudice Ciampi sia stato ucciso senza rendersi conto di quanto gli stava accadento. "La posizione del cadavere, ancora con la mano in tasca - scrive il gip - induce a ritenere che la vittima non si sia resa conto dell'aggressione" poiche' "non ha nemmeno tentato una istintiva azione difensiva con le braccia".

Avvocati sfondano ingresso: due agenti feriti - Intanto, si sono vissuti forti momenti di tensione a Palazzo di Giustizia a Napoli per i disagi provocati dalle nuove disposizioni in materia di sicurezza che rallentano l'accesso al Tribunale. Un gruppo di avvocati ha prima bloccato via Grimaldi, dove vi è uno dei tre accessi al Palazzo di Giustizia, dopo di che ha tentato di sfondare il varco d'ingresso protetto da una vetrata. Un vetro è stato infranto e due agenti della polizia penitenziaria sono rimasti feriti e sono stati medicati in ospedale.

Cronaca: i più letti

[an error occurred while processing this directive]