Il traffico deviato sulle strade provinciali che però sono messe male. I mezzi pesanti invece dovranno fare il periplo dell’isola passando per Messina. Un’odissea che causerà disagi e danni all’economia della regione. E la Sicilia adesso è divisa in due
C’è una linea immaginaria che divide in due la Sicilia occidentale da quella orientale. E’ il viadotto Himera, sull’autostrada che collega il capoluogo siciliano a quello etneo. O forse sarebbe meglio dire collegava. Già perché uno dei piloni che lo reggeva è collassato a causa di una frana che ha fatto piegare il ponte in direzione Catania facendolo poggiare sul gemello che, per fortuna, per adesso regge il peso (FOTO). Ma la situazione è in continua evoluzione.
Il viadotto probabilmente verrà abbattuto - C’è la possibilità che il viadotto venga abbattuto per essere ricostruito. Ma ancora non si conoscono modalità e tempi. Di certo c’è che i disagi per i siciliano saranno enormi e che i collegamenti tra Palermo e Catania difficilissimi. Le auto potranno transitare uscendo a Scillato e riprendendo l’autostrada a Caltanissetta passando per i paesini delle Madonia dove però la situazione stradale non è delle migliori. Le provinciali infatti sono state funestate, quest’inverno, dalle frane e adesso chi si occupa della viabilità sta facendo il possibile per ridurre al minimo i disagi. I mezzi pesanti invece saranno costretti a fare il periplo dell’isola per raggiungere Palermo o Catania. Dovranno passare da Messina. Un viaggio interminabile che creerà disagi e danni all’economia regionale. In particolare all’agricoltura.
Il viadotto Himera - La frana che ha interessato il viadotto Himera era però iniziata già cinque anni fa. Uno smottamento aveva danneggiato uno dei piloni che venerdì scorso è sprofondato. All’ora erano stati fatti degli interventi d’urgenza ed il viadotto, dopo qualche settimana, era stato riaperto. Poi, ci ha detto chi abita in zona, non si è visto più nessuno. Tutto questo mentre la frana, piano piano, e a causa delle piogge ha continuato lentamente il suo percorso. Fino a venerdì scorso quando ha fatto scivolare a valle per trenta metri tutto quello che trovava sul suo percorso. Compresa una casa che si è quasi stesa su un fianco. A denunciare una situazione di totale abbandono sono stati anche i sindaci dei paesi della zona. Da Scillato a Castellana Sicula. “La responsabilità di quello che è accaduto – ha detto Giuseppe Di Martino, primo cittadino di Castellana Sicula – è di molti. Non è stata fatta manutenzione nonostante le nostre denunce”.
Il viadotto probabilmente verrà abbattuto - C’è la possibilità che il viadotto venga abbattuto per essere ricostruito. Ma ancora non si conoscono modalità e tempi. Di certo c’è che i disagi per i siciliano saranno enormi e che i collegamenti tra Palermo e Catania difficilissimi. Le auto potranno transitare uscendo a Scillato e riprendendo l’autostrada a Caltanissetta passando per i paesini delle Madonia dove però la situazione stradale non è delle migliori. Le provinciali infatti sono state funestate, quest’inverno, dalle frane e adesso chi si occupa della viabilità sta facendo il possibile per ridurre al minimo i disagi. I mezzi pesanti invece saranno costretti a fare il periplo dell’isola per raggiungere Palermo o Catania. Dovranno passare da Messina. Un viaggio interminabile che creerà disagi e danni all’economia regionale. In particolare all’agricoltura.
Il viadotto Himera - La frana che ha interessato il viadotto Himera era però iniziata già cinque anni fa. Uno smottamento aveva danneggiato uno dei piloni che venerdì scorso è sprofondato. All’ora erano stati fatti degli interventi d’urgenza ed il viadotto, dopo qualche settimana, era stato riaperto. Poi, ci ha detto chi abita in zona, non si è visto più nessuno. Tutto questo mentre la frana, piano piano, e a causa delle piogge ha continuato lentamente il suo percorso. Fino a venerdì scorso quando ha fatto scivolare a valle per trenta metri tutto quello che trovava sul suo percorso. Compresa una casa che si è quasi stesa su un fianco. A denunciare una situazione di totale abbandono sono stati anche i sindaci dei paesi della zona. Da Scillato a Castellana Sicula. “La responsabilità di quello che è accaduto – ha detto Giuseppe Di Martino, primo cittadino di Castellana Sicula – è di molti. Non è stata fatta manutenzione nonostante le nostre denunce”.