Potenza, donna operata anche dopo il decesso: tre arresti

Cronaca
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Il primario del reparto di Cardiochirurgia e altri due medici ai domiciliari per l'omicidio colposo di Elisa Presta, 71 anni, morta nel 2013. L'accusa: l'intervento sarebbe andato male ma è proseguito, forse per "coprire" eventuali errori molto gravi

Dopo aver constatato che era già morta, tre medici dell'ospedale di Potenza hanno continuato ad operare Elisa Presta di 71 anni. E' uno dei particolari alla base dell'arresto per omicidio colposo di tre cardiochirurghi del San Carlo, che sono ai domiciliari. Tra loro anche il primario del reparto, accusato anche di avere falsificato il registro operatorio. In manette sono finiti anche i medici Michele Cavone e Matteo Galatti.

L'episodio nel 2013 - La circostanza è emersa durante gli interrogatori dei medici e degli infermieri presenti in sala operatoria il 28 maggio 2013, dall'acquisizione delle cartelle mediche e dalla perizia medico-legale. Secondo gli investigatori, quindi, l'operazione sarebbe andata male, portando alla morte della donna, ma i chirurghi avrebbero deciso di proseguire l'intervento, forse per "coprire" eventuali errori molto gravi, come emergerebbe anche da alcune registrazioni pubblicate sul sito Basilicata 24 e poi analizzate anche dalla Squadra mobile.

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